BALCANI E FRIULI VENEZIA-GIULIA


L'Unione Europea sostiene fortemente l'entrata dei paesi dei Balcani occidentali nell'UE.
Questa manifestazione di volontà è stata espressa durante il vertice di Salonicco (giugno 2003).
Perseguire l'adesione all'Unione dei Paesi dell'ex Jugoslavia e dell'Albania è una precisa scelta di tutti i Capi di Stato e di Governo dell'UE, con l'obiettivo di garantire la stabilità, la sicurezza, la pace in un angolo dell' Europa che storicamente è stata fonte di instabilità, di tensioni e di conflitti sanguinosi.

Il Friuli Venezia Giulia e i Balcani

Il Friuli Venezia Giulia non può restare estraneo a questo disegno, anche perché favorire questo processo significa eliminare i residui fattori di incertezza che hanno condizionato per mezzo secolo lo sviluppo della Regione.
Il Friuli Venezia Giulia stato osservatorio e barometro sensibile di quanto avveniva in quell'area, in ciò favorito dalla contemporanea esistenza in questa regione di una comunità di lingua slava e in alcuni Paesi dell'ex Jugoslavia di una comunità italiana che hanno fatto da tramite linguistico e culturale tra queste due realtà. Questo ruolo non è venuto meno, oggi sembra più attuale che mai.
La Commissione europea ha segnalato l'esigenza per l'UE di produrre più cultura, di non restare indietro ad altre potenze: un invito a "impastare" le nostre risorse, a farle "fermentare" e produrre il "nuovo".
Quale regione più del Friuli, dove convivono espressioni della cultura latina, tedesca e slava, ha le condizioni per fungere da incubatrice per questo "impasto"?

I partenariati interregionali

La cooperazione transfrontaliera ha evidenziato il ruolo fondamentale delle autonomie locali per favorire la stabilizzazione e per aprire la strada a nuovi temi, a nuovi soggetti e a nuovi approcci.
Attualmente la stessa CE si sta orientando a riconoscere uno spazio alle autonomie locali e regionali, che finora era abbastanza trascurato.
Il rinnovamento e la revisione degli strumenti di assistenza esterna e la riforma dei fondi strutturali rivelano la volontà di affermare questo ruolo dei poteri locali anche attraverso lo strumento dei partenariati territoriali o meglio interregionali, ovvero un sistema di rapporti tra comunità locali e territori che individuano degli interessi comuni e agiscono rispetto a problemi il cui coordinamento è affidato ai governi sub-nazionali.

Sviluppo economico locale

Nella "costruzione" di questi rapporti è necessario sapere che nei Paesi dei Balcani occidentali c'è bisogno di un grande aiuto, per permettere loro di avvicinarsi agli standard di accesso all'Unione Europea, e che la Regione, le autonomie locali, il territorio, possono dare un apporto fondamentale in questo modo:
  1. Mettere a disposizione l'esperienza in fatto di PMI, visto che l'UE punta a sviluppare questo sistema, e nei settori economici di maggior successo (sedia, mobile).
  2. Favorire la creazione in quei paesi di strumenti finanziari finalizzati alla promozione di alleanze tra sistemi produttivi locali.
  3. Favorire la creazione di enti in grado di fornire servizi reali alle imprese che intendano delocalizzare l'attività o cercare partner.
  4. Favorire le relazioni con i centri di ricerca di questi paesi attraverso gemellaggi e borse di studio per ospitare i loro ricercatori.
  5. Promuovere e sensibilizzare i partner locali sull'importanza delle grandi infrastrutture ai fini dello sviluppo e favorire la nascita di enti congiunti che promuovano la realizzazione delle reti transeuropee.
  6. Mettere a disposizione le competenze nel campo vitivinicolo e dell'acquicoltura.
  7. Favorire la nascita di piccole banche locali sulla base di intese o compartecipazioni dei nostri istituti di credito che hanno mantenuto una dimensione ridotta.

Integrazione Culturale

Scambi di orchestre, di complessi folcloristici tradizionali, di rassegne cinematografiche, promozione della conoscenza delle rispettive produzioni letterarie, agevolazioni per l'accesso alle università, borse di studio per master, provvedimenti per lo sviluppo delle minoranze, sono spunti di alcune iniziative che permetterebbero di conoscere meglio alla cultura balcanica, requisito fondamentale per una completa integrazione.

Legalità e sicurezza

La lotta alla corruzione e alla criminalità, ai traffici clandestini e alla tratta di esseri umani non è questione secondaria nei rapporti tra territori e quindi deve entrare tra i temi da affrontare in possibili partenariati interregionali.

Ambiente

Sviluppo sostenibile, coesione sociale, protezione delle bio-diversità devono essere parametri costanti nei programmi di co-sviluppo definiti dai partenariati:
  • Gestione integrata della zona costiera adriatica.
  • Bonifica e riutilizzo della aree industriali, delle miniere e delle caserme dimesse.
  • Gestione coordinata dello smaltimento dei rifiuti (in particolare quelli pericolosi).
  • Creazione e messa in rete delle agenzie locali per l'ambiente.
  • Gestione coordinata anche a livello transnazionale delle risorse idriche.