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SALUTE. FASIOLO (PD): GRAVE ERRORE CHIUDERE CARDIOLOGIA A GORIZIA
(ACON) Trieste, 24 dic - "Il Consiglio delle autonomie locali ha approvato a Udine le linee guida 2025 per le Aziende sanitarie. Latisana non chiuderà il punto nascita. Di fronte alla chiusura di Cardiologia e al probabile ridimensionamento di Urologia a Gorizia dove il numero di interventi è molto più alto rispetto a Urologia di Trieste, non si è levata parola da parte dell'assessore Gatta, vicesindaco di Gorizia". Lo sottolinea in una nota Laura Fasiolo, consigliera regionale del Pd. "La scelta di togliere il reparto alla cardiologia del capoluogo è una decisione verticistica, priva di condivisione con il territorio e gli operatori sanitari, non significa riorganizzazione ma depauperamento regionale. La decisione è irragionevole e non condivisa - prosegue Fasiolo, che fa parte della III Commissione - tenuto anche conto, come richiamato dalle organizzazioni sindacali, del trend di crescita dei ricoveri: 551 utenti, 31 in più rispetto al 2022, e considerata la situazione a rischio legata all'elevato tasso di invecchiamento della popolazione dell'Alto Isontino". "Inoltre gli impianti di pacemaker di cui la cardiologia goriziana è altamente esperta, con modalità innovative introdotte da oltre un decennio e monitoraggi all'avanguardia con la telemedicina e telemonitoraggio (ben 1.278 da remoto), esprimono professionalità di alto livello irreperibili sul Territorio e che non possono andare disperse", aggiunge la consigliera dem. "Pienamente solidale con il comunicato delle organizzazioni sindacali, ritengo inaccettabile togliere posti letto di cardiologia in un contesto come quello di Gorizia alla cui popolazione si farebbe un pessimo servizio". "Il mutismo della vicesindaca, che ieri non ha proferito parola davanti alla proposta dell'assessore Riccardi, è espressione di una scelta di totale subalternità, che pesa e peserà sui cittadini non solo di Gorizia, ma di tutto l'Alto Isontino. Sarà nostra cura - conclude Fasiolo - difendere il territorio nelle sedi di...
SPORT. BERNARDIS (FP): 20MILA EURO PER CALCIO FEMMINILE EUROPEADA
(ACON) Trieste, 24 dic - "È stato approvato il mio emendamento, finalizzato a garantire un finanziamento straordinario di 20mila euro all'Ente organizzatore del torneo di calcio femminile delle rappresentative delle minoranze linguistiche, che si svolgerà nel 2025. Questa iniziativa, che unisce sport e identità culturale, è un'opportunità importante per valorizzare le peculiarità delle nostre comunità linguistiche regionali". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Diego Bernardis (Fedriga presidente), sottolineando il valore strategico della misura da lui proposta e approvata nell'ambito della manovra finanziaria 2025. "L'obiettivo - spiega Bernardis - è duplice: da un lato, promuovere le lingue minoritarie friulana, slovena e tedesca, veri e propri pilastri del patrimonio culturale regionale, e dall'altro utilizzare lo sport come veicolo di inclusione, coesione e rispetto reciproco. Il torneo di calcio femminile, parte del percorso verso l'Europeada 2028, sarà un'occasione straordinaria per unire tradizioni e attività sportive, rafforzando i legami tra le diverse comunità linguistiche". "L'Europeada - prosegue il consigliere di maggioranza - non è solo il più grande festival della cultura popolare europea, ma anche un simbolo di collaborazione e dialogo tra le nazioni. Il torneo del 2025 sarà un tassello fondamentale per preparare il nostro territorio a questo importante evento internazionale, dimostrando la volontà della Regione di tutelare e valorizzare le nostre radici culturali con uno sguardo attento al futuro". "Ringrazio il presidente Fedriga e la Giunta regionale per aver accolto la mia proposta emendativa, riconoscendone il valore culturale e sociale. Questo supporto concreto, unito all'impegno di tutti i soggetti coinvolti, contribuirà a consolidare il ruolo del Friuli Venezia Giulia quale esempio di inclusione e promozione delle proprie peculiarità identitarie", conclude la nota stampa di Diego Bernardis. ACON/COM/mv
SALUTE. HONSELL (OPEN): GIUNTA FEDRIGA, DIVISIONI INTERNE E CONFUSIONE
(ACON) Trieste, 23 dic - "È inaccettabile che la sanità regionale del Friuli Venezia Giulia sia ostaggio di divisioni interne alla Maggioranza e di una generale e ormai evidente a tutti confusione gestionale". Lo dichiara in una nota Furio Honsell, consigliere regionale di Open Sinistra Fvg, in merito alle recenti decisioni della Giunta regionale guidata da Massimiliano Fedriga. "La situazione - prosegue Honsell - è resa ancora più grave se si considera l'entità degli stanziamenti previsti nell'ultima legge di stabilità. Nonostante le ingenti risorse a disposizione, la Giunta regionale si dimostra di nuovo incapace di affrontare i nodi fondamentali del sistema sanitario, come la mobilità passiva, la carenza di personale e il rischio di un progressivo smantellamento dei servizi territoriali". "La scelta di 'commissariare' il Cro di Aviano, mettendolo sotto la gestione diretta dell'Azienda sanitaria Friuli Occidentale (Asfo), è l'ennesimo esempio di una politica fatta di decisioni calate dall'alto, che creano ulteriore caos ed incertezza. È evidente che questa Giunta manca di una visione strategica condivisa: le divisioni tra i partiti di Maggioranza sono ormai sotto gli occhi di tutti, e a farne le spese sono sempre i cittadini della nostra regione", sottolinea il consigliere di Centrosinistra. "Invece di investire in modo efficace per rafforzare i reparti e ridurre i tempi di attesa, la Giunta Fedriga preferisce rincorrere soluzioni estemporanee che non affrontano le vere criticità. La mobilità passiva, che porta migliaia di cittadini del Fvg a curarsi fuori regione, è il simbolo di un sistema sanitario che non riesce a programmare. E tutto ciò avviene nonostante i milioni di euro stanziati per il settore. In conclusione - conlcude Honsell -, è necessario porre fine a questa gestione conflittuale della sanità regionale per adottarne una nuova, che metta al centro le reali esigenze dei cittadini e del personale sanitario". ACON/COM/rcm
GARANTE. SBRIGLIA VISITA CARCERE TS: RAFFORZARE SERVIZIO SANITARIO
(ACON) Trieste, 23 dic - Questa mattina il Garante dei diritti della persona della Regione Friuli Venezia Giulia, Enrico Sbriglia, assieme a Piero Mauro Zanin, già presidente del Consiglio regionale, e ad Anna Malisani del Partito Radicale, hanno effettuato una visita alla casa circondariale "Ernesto Mari" di Trieste, al fine di conoscerne meglio le criticità. Lo si legge in una nota del Garante. Accolta dalla direttrice in missione, che è direttore titolare della casa circondariale di Gorizia, Caterina Leva, dalla comandante Annamaria Peragine e dagli altri operatori, la delegazione ha constatato come fossero in corso importanti lavori di risistemazione interna degli spazi detentivi. Com'è noto, nel luglio scorso c'era stata una protesta violenta da parte delle persone detenute che aveva portato a devastazioni di ambienti e attrezzature, in particolare negli spazi dove era presente l'infermeria; a seguito degli eventi, si registrò anche la morte di un detenuto. Prontamente il direttore titolare del carcere, Graziano Pujia, ora assente per ferie, ha però avviato tutti gli interventi di risanamento nonché di una migliore utilizzazione degli spazi. Percorrendo le sezioni dell'istituto, infatti, si poteva rilevare come esso apparisse un febbrile diffuso cantiere, nonostante la compresenza delle persone detenute. Nello studio del direttore c'è stata poi una riunione con i responsabili dei diversi servizi gestiti in carcere, grazie ai quali sono emerse le maggiori criticità che abbisognano di urgenti iniziative da parte della Regione. Esse, sostanzialmente, sono riferite al servizio sanitario: si rileva il bisogno del rafforzamento dello stesso, nonché di rendere più attrattivo il lavoro degli infermieri e dei medici in carcere. Franca Masala, responsabile del servizio sanitario in carcere, forte anche della sua esperienza sul campo, sottolineava tali strategiche esigenze condivise da tutti. Il Garante ha convenuto pienamente al riguardo, ricordando come fosse stato...
SALUTE. PUTTO (PAT-CIV): CDX REGIONALE IN PREDA A LOGICHE SPARTITORIE
(ACON) Trieste, 23 dic - "In sanità stiamo assistendo alle peggiori contraddizioni di un Centrodestra regionale in preda a logiche spartitorie e rivendicazioni territoriali, sulla pelle dei cittadini stanchi di una sanità che non funziona come dovrebbe, da troppo tempo". Così, in una nota, il consigliere regionale di Patto per l'Autonomia-Civica Fvg Marco Putto, commentando le recenti vicende che hanno interessato la sanità regionale e che evidenzia di "non usare mezzi termini". "Le tensioni politiche emerse nella Giunta Fedriga - afferma Putto -, divisa sulle nomine dei vertici delle Aziende sanitarie, sulle deroghe ai Punti Nascita, sulle modalità di riorganizzazione della Rete oncologica e sulle sorti della sanità pordenonese sono la cronaca di un copione ampiamente previsto". "Apprezzabile, se pur tardivo, l'apparente ravvedimento di FdI, che finalmente batte un colpo sulle sorti della bistrattata sanità pordenonese, tagliata fuori nelle scelte gestionali, con un finanziamento pro capite che resta il piú basso in regione e con un Cro - così ancora il consigliere - che rischia di perdere autonomia gestionale a seguito dell'incarico ad interim del direttore generale Asfo, Tonutti: vedremo se l'annunciata attività di sentinella sull'operato di Riccardi, annunciata ad inizio mandato da parte dei meloniani, ora darà i suoi frutti". "Quanto a Riccardi e a Fedriga, non si stupiscano dello stallo che si è venuto a creare in sanità, con l'ennesimo rinvio delle scelte che anche oggi in Consiglio delle autonomie locali si è verificato, su indicazione di FdI ai propri sindaci: alla prima vera prova dei fatti della legislatura, quando si è trattato di far seguire agli annunci le azioni concrete, la Giunta regionale ha mostrato tutte le sue contraddizioni - sostiene Putto -, a riprova del fatto che non bastano i soldi del bilancio (frutto delle tasse dei nostri cittadini e delle nostre imprese e non di particolari alchimie finanziarie) per dimostrare di saper governare...
STORIA. RESTITUIRE CALAMAIO TRATTATO 1797, BORDIN SCRIVE A VENEZIA
Iniziativa partita dalla scuola. L'obiettivo è riportarlo ed esporlo a Villa Manin (ACON) Codroipo (Ud), 23 dic - Un'iniziativa che unisce storia, cultura e spirito comunitario. Alla richiesta degli alunni della scuola secondaria di primo grado G. Bianchi di Codroipo, presentata al Museo storico Navale di Venezia per riportare a Villa Manin il calamaio utilizzato il 17 ottobre 1797 per la firma del Trattato di Campoformido, si è unito il presidente del Consiglio regionale del Fvg, Mauro Bordin, che manifesta il suo sostegno in una lettera indirizzata all'istituto veneto. "Non posso che esprimere - scrive Bordin - un plauso all'iniziativa e supportare la proposta dei ragazzi di esporre il calamaio utilizzato per la stipula del Trattato di Campoformido negli spazi museali di Villa Manin. L'importante complesso architettonico di origine cinquecentesca è uno dei simboli della nostra regione. In esso sono state scritte pagine importanti della nostra storia e oggi ospita uno dei principali poli culturali del Friuli Venezia Giulia". Il presidente del Cr sottolinea come l'iniziativa rappresenti un'occasione per rafforzare il legame tra il territorio e la sua storia: "Auspico pertanto che si individui una soluzione per restituire questo importante cimelio alla sua originaria collocazione". Il professor Luca Fabbro, in qualità di promotore dell'iniziativa dentro l'istituto comprensivo di Codroipo, esprime "grande soddisfazione per il fatto che la presidenza del Consiglio regionale se ne stia facendo a sua volta carico, in vista del ritorno del calamaio nel suo luogo d'origine. L'auspicio è che il Museo navale di Venezia mostri sensibilità al riguardo e consenta a questo importante tassello della storia europea di trovare piena valorizzazione nel contesto della Villa Manin di Passariano". A ribadire l'importanza del progetto è il vicesindaco di Codroipo, Giacomo Trevisan, che, come già ad ottobre, in occasione della commemorazione della firma del trattato a Villa Manin...
AGENDA 2030. HONSELL (OPEN): ALLARME POVERTÀ DISEGUAGLIANZE AMBIENTE
(ACON) Trieste, 23 dic - "I risultati del Rapporto dell'Agenzia italiana per lo sviluppo sostenibile (Asvis) sull'Agenda 2030 rappresentano un grido d'allarme che non possiamo più ignorare: le povertà e le diseguaglianze continuano ad aumentare, mentre le condizioni ambientali peggiorano. Questo scenario è il risultato di politiche nazionali e regionali che non mettono al centro il benessere collettivo e la sostenibilità." Così in una nota Furio Honsell, consigliere regionale di Open Sinistra Fvg, il quale sottolinea tutto il suo impegno "per contrastare le politiche della Giunta Fedriga che promuovono un modello di sviluppo che arricchisce chi ha già, senza alcuna reale redistribuzione delle risorse. La recente legge di stabilità, esaminata nelle settimane scorse, ne è un chiaro esempio: è una norma che ignora i bisogni delle fasce più deboli della popolazione e perpetua diseguaglianze sociali ed economiche". "Sul fronte ambientale - dettaglia Honsell - il Rapporto evidenzia come le politiche regionali non siano adeguate ad affrontare le sfide della transizione ecologica: in un momento storico in cui dovremmo accelerare le azioni per ridurre le emissioni e preservare le risorse naturali, questa Giunta regionale continua a proporre misure del tutto insufficienti, inadeguate o addirittura controproducenti, si veda ad esempio la continua proroga per lo sconto alla benzina agevolata. Ribadisco la necessità di politiche che siano davvero orientate a raggiungere gli obiettivi dell'Agenda 2030, con interventi strutturali che affrontino alla radice le cause della povertà e delle diseguaglianze, e con un piano chiaro e ambizioso per la tutela dell'ambiente". In conclusione "la nostra opposizione non è solo un atto politico, ma un impegno morale per garantire un futuro equo e sostenibile per tutti: Open Sinistra Fvg continuerà a battersi in Consiglio regionale - assicura il suo referente - per un cambio di rotta deciso, denunciando le carenze di questa Giunta e proponendo...
SALUTE. BULLIAN (PAT-CIV): PROR STRIDE CON PUNTO NASCITA LATISANA
(ACON) Trieste, 23 dic - "La deliberazione di Giunta regionale n. 1872/2024, che approva in via preliminare il Piano della rete oncologica regionale (Pror Fvg) 2025-2027, rappresenta un passaggio fondamentale nella riorganizzazione sanitaria del Friuli Venezia Giulia. Il documento è stato redatto su input politico-istituzionale, ma è di natura tecnico-scientifica, in attuazione anche del Piano oncologico nazionale. Ne condivido lo spirito, l'impostazione generale e l'impianto scientifico come presentato dal dottor Fasola nella III Commissione del Consiglio regionale e come ho avuto modo di esplicitare in quell'occasione". Lo dichiara ancora una volta Enrico Bullian, consigliere regionale del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg. "La prima tappa prevista dal Piano - così ancora la nota di Bullian - è cruciale: concentrare la maggioranza degli interventi chirurgici specialistici negli ospedali Hub (Udine, Trieste e Pordenone) e nei presidi specializzati (Burlo e Cro di Aviano), garantendo al contempo la capillarità degli altri servizi connessi, senza chiudere ospedali e curando il paziente per le fasi di trattamento croniche, più vicino possibile alla propria residenza negli ospedali spoke. Questa prima tappa è un passaggio storico, è la madre delle riorganizzazioni sanitarie che aspettavamo nella nostra regione da quasi 30 anni. Non dovrebbero spaventare opinioni di professionisti contrarie al Piano della rete oncologiche: andranno ascoltate e valutate, ma è ovvio che una 'riforma di struttura' (per usare un lessico togliattiano) genera discussioni e dibattito, andando per sua natura a intaccare rendite di posizione e prassi consolidate". "Tuttavia l'impostazione scientifica di questo Piano stride con altre decisioni che vengono contemporaneamente assunte dall'amministrazione Fedriga e dall'assessore alla Salute Riccardi: mi riferisco in particolare alla deroga della deroga sul Punto Nascita di Latisana, che non raggiungerà nemmeno i 500 parti nel 2024. Mi preoccupa...
SALUTE. SPAGNOLO (LEGA): OSPEDALE LATISANA STRATEGICO PER LA BASSA
(ACON) Trieste, 23 dic - "A margine della seduta odierna del Consiglio delle autonomie locali l'assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi ha confermato l'impegno della Regione nel far riconoscere le ragioni dell'ospedale di Latisana, che riveste un ruolo importante nel rispondere a specifiche esigenze territoriali, confermando che verrà chiesta al Governo la deroga per il punto nascita di Latisana". Maddalena Spagnolo, consigliere del Gruppo Lega Fvg, in una nota si dice "soddisfatta della decisione della Giunta che, nonostante il mancato superamento della soglia dei 500 parti annuali, permette di garantire un'importante risposta a specifiche esigenze del territorio". "L'ospedale di Latisana resta una fondamentale e strategica struttura di riferimento per la cittadinanza e per l'intero territorio della Bassa friulana occidentale, e va salvaguardato", spiega la consigliera del Carroccio che ricorda come "già dall'insediamento dell'amministrazione Fedriga con l'assessore Riccardi, nel 2019, si è dato il via alla riforma sanitaria che ha visto da subito la riapertura del punto nascita dell'ospedale di Latisana e il rafforzamento della pediatria". "Ringrazio l'assessore Riccardi e il presidente Fedriga per l'attenzione che dedicano al nostro ospedale e al nostro territorio, dimostrata anche con la richiesta di deroga dalla chiusura dei punti nascita che non raggiungono i 500 parti. L'ospedale di Latisana per qualche decina di parti non raggiungerà questo obiettivo numerico, ma ottiene ottimi risultati in tutti gli altri indicatori", conclude Spagnolo. ACON/COM/fa
MORTE PADOVAN. MORETTI (PD): SEMPRE PROPOSITIVO E RISPETTOSO AVVERSARI
(ACON) Trieste, 23 dic - "Cordoglio per la scomparsa di Paolo Padovan, già consigliere e vicesindaco di Monfalcone, nonché consigliere regionale del Pci per due legislature, nelle quali ha ricoperto il ruolo di capogruppo, più recentemente dirigente dell'Anpi. Padovan ha interpretato i propri ruoli unendo la proposta, e quando serviva la protesta, sempre al rispetto dell'avversario, lasciando in tutti un ricordo positivo. Quando avevo modo di incontrarlo, non mancava mai di dare i propri consigli sull'attualità politica locale e regionale. Alla famiglia e ai figli, le condoglianze più sentite e sincere". Così la nota di Diego Moretti, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, alla notizia della morte di Paolo Padovan. ACON/COM/rcm
SALUTE. LIGUORI (PAT-CIV): RETE ONCOLOGICA REGIONALE CHE PARE DIVIDERE
(ACON) Trieste, 23 dic - "Una Rete oncologica regionale che, anziché unire, sembra dividere. Professionisti che chiedono un maggior coinvolgimento nelle nuove organizzazioni previste dalla Rete che, da grande opportunità tanto attesa, rischia di trasformarsi in un caso". Lo fa presente in una nota Simona Liguori, consigliera regionale del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg. "Accanto alla lettera inviata alla Regione dai direttori dei dipartimenti chirurgici, in cui denunciano il mancato coinvolgimento nelle fasi preparatorie del piano di Rete - fa notate la Liguori - si sono aggiunti i medici di famiglia rappresentati dallo Snami, che si dichiarano dimenticati, e l'Ordine dei medici di Pordenone, che di fatto boccia tale riorganizzazione". "Le richieste di revisione e i rilievi dei professionisti - spiega anocra l'esponente dei civici - dimostrano che queste problematiche dovevano essere affrontate prima di arrivare a questo stallo. Adesso è urgente recuperare il rapporto di fiducia con chi è in prima linea per la cura. Il dialogo con i professionisti deve diventare una priorità assoluta per la Regione". ACON/COM/rcm
MORTE PADOVAN. BULLIAN (PAT-CIV): DOLORE PER SCOMPARSA EX CONSIGLIERE
(ACON) Trieste, 23 dic - "Paolo Padovan è stato un dirigente politico, consigliere comunale e poi vicesindaco di Monfalcone (ha contribuito a traghettare il Pci a ruoli di governo municipale a partire dalla seconda metà degli anni Settanta), consigliere regionale per due legislature (1983-1993), poi dirigente dell'Anpi e ha attraversato decenni di storia monfalconese con passione e coerenza, una delle anime più autentiche della sinistra del nostro territorio". Lo afferma in una nota Enrico Bullian, consigliere regionale del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg. "Ringrazio Paolo Padovan per tutto quello che ha fatto e che ha rappresentato. Esprimo cordoglio per la scomparsa di Paolo e vicinanza alla famiglia e in particolare ai figli Marco e Federico", conclude Bullian. ACON/COM/fa