Il tema del futuro è la distribuzione più equa della ricchezza, la garanzia dell’accesso al diritto alla salute e all’istruzione e la sostenibilità ambientale.
Questa è la sfida che la cooperazione vuole proporre e sperimentare, mostrando una nuova forma di “economia della promozione umana” sulla quale far convenire agenti pubblici e privati, unendo cultura, educazione, lavoro, diritti, impresa e comunità secondo il modello europeo e italiano.
Se ne discute - nel corso del convegno promosso dallla Presidenza della VI Commissione permanente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia - con Mario Beccia, funzionario dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, ente chiamato a svolgere attività di carattere tecnico-operativo connesse alle fasi di istruttoria, formulazione, finanziamento, gestione e controllo delle iniziative di cooperazione internazionale (l. 125/2014).
Mario Beccia è un avvocato internazionale, dopo pluriennale esperienza nelle relazioni internazionali presso l'Agenzia della Unione Europea di Helsinki in Finlandia, per conto del Ministero dello sviluppo economico, Dipartimento commercio internazionale, si è occupato di trade facilitation e cooperazione internazionale. Presso la nuova Agenzia italiana della cooperazione allo sviluppo, lavora nell'ufficio partenariati pubblico privati e settore privato e sviluppo. In tale ruolo è tra l'altro, referente per i rapporti con le Istituzioni Finanziarie internazionali e per la promozione dei "partenariati territoriali".