C’era una volta.
Si intitola così la mostra che il Consiglio regionale dedica a Renato Paoluzzi ospitando i suoi celebri spauràz, e la mente subito corre via attraverso la campagna friulana, anche a ritroso nel tempo, inseguendo memorie letterarie, immagini rese immortali da un film tanto duro quanto poetico, e ricordi personali evocati da questi spauracchi. Sagome che diventano personaggi e metafore, delineati in deliziosi acquerelli, o fatti emergere dai fogli di carta utilizzando tecniche miste, o dalle tele trattate a olio oppure a smalto. Una rassegna che è un omaggio all’artista di Oleis di Manzano che dalla prima mostra quasi cinquant’anni fa, quando era ancora un ragazzo, ha costruito un ricco percorso di appuntamenti espositivi anche al di là dei confini regionali e nazionali collezionando successi e intessendo amicizie profonde.
Lo testimonia questa mostra e il bel catalogo che la documenta.
Sono certamente le sue opere a dire della sua arte e del suo temperamento, ma è molto interessante anche il profilo che di lui qui tracciano gli interventi di Vito Sutto, di Roberta Corbellini che evoca un’altra estimatrice di Paoluzzi, e della compianta e indimenticata Angela Felice che dell’icona spauràz ha lasciato un ritratto delineato nei tratti esteriori e nelle sue valenze psicologiche e simboliche, spaventapasseri che riflettono ciascuno e tutti.
Brevi, ma acute e profonde letture della pittura e dell’universo poetico di Paoluzzi che meritano lette empaticamente per confrontare le personali emozioni e suggestioni davanti a questa multicolore teoria di figure.
A Paoluzzi il plauso cordiale del Consiglio regionale per la sua arte sincera, delicata e ironica, e l’augurio per una ancora lunga stagione creativa.
Presentazione del Presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin (dal catalogo)
Catalogo in mostra
Inaugurazione: martedì 3 dicembre 2019.