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Il Garante per le persone limitate della libertà personale, promuove il “Teatro in 24 ore” nella Casa circondariale di Tolmezzo

Promosso dal Garante Pino Roveredo, che svolge funzione di garanzia per le persone private della libertà personale, in data 29 settembre 2016 nel carcere di massima sicurezza di Tolmezzo, si rappresenterà il progetto “Teatro in 24 ore” dedicato ed interpretato dalle persone ristrette nella medesima casa circondariale. Tale forma di manifestazione prende spunto direttamente dal “Teatro di strada” e si configura come uno spettacolo che non ha bisogno di scene, riflettori, microfoni, mixer e altro, ma vive e si esibisce esclusivamente con la risorsa della creatività degli attori improvvisati.

La preparazione avviene nel giorno precedente, attraverso la formazione di un gruppo di volontari con i quali si elaborano e discutono i testi che quasi sempre affrontano temi sociali legati al disagio ed al vissuto personale come la tossicodipendenza, la vita in carcere, la lontananza dalla famiglia, la solitudine, ma anche il riscatto e la fiducia in un cambiamento. Il giorno successivo, esattamente ventiquattro ore dopo lo spettacolo va in scena e, tramite un passo di danza, una canzone o il suono di qualche strumento viene dato spazio all’estro personale. Durante queste rappresentazioni, che durano il tempo di alcune ore, si mira a far vivere agli attori (in questo caso ai detenuti), un personale benessere dato dalla condivisione della sofferenza, che diviene anche un momento di stimolo e di riflessione su alcuni temi sociali che difficilmente trovano spazio per essere trattati, soprattutto all’interno del carcere.