garante regionale dei diritti della persona
Notizie dal Garante
Pino Roveredo, Garante regionale con funzioni di garanzia per le persone private della libertà personale presenta lo spettacolo “Talenti Dentro” a Tolmezzo.
Il carcere di Alta Sicurezza di Tolmezzo, diverrà nella mattinata di mercoledì il 31 maggio 2017, il palcoscenico per lo spettacolo “Talenti Dentro” rappresentazione teatrale di Capriole in Salita, rivisitazione dell’opera di Pino Roveredo.
Protagonisti ed attori in scena saranno proprio i detenuti di quello stesso Istituto penitenziario, i quali, grazie alla supervisione del Garante regionale, hanno avuto la possibilità di lavorare su loro stessi per ritrovare in prima persona la voglia di recupero e di risveglio. Lo stesso Pino Roveredo riferisce “….dall’inferno si esce quando si decide che è il momento di vivere, perché solo da dentro può partire la rinascita, perché è dentro che si comincia a morire”.
Lo scopo è quello di far conoscere la realtà carceraria e di richiamare l’attenzione su quella che da anni è nella nostra regione un'emergenza strutturale e sociale ai limiti della sopportabilità e umanità.
All’evento è stata invitata a partecipare la Giunta regionale ed i Consiglieri regionali.
Walter Citti, parteciperà all’evento "Non ci sono omosessuali in Cecenia": violazione dei diritti umani in Cecenia.
Il giorno 24 maggio alle ore 18,00 in sala Aiace a Udine, Walter Citti, Garante regionale dei diritti della persona con funzioni di garanzia per le persone a rischio di discriminazione, parteciperà alla conferenza organizzata nell’ambito del Pride FVG 2017, sulla violazione dei diritti umani delle persone omosessuali in Cecenia.
L’evento, che gode del patrocinio del Garante regionale dei diritti della persona, è stato organizzato da Arcigay Friuli, Arcilesbica Udine e Comitato FVG Pride, in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità Comune di Udine.
Il titolo "Non ci sono omosessuali in Cecenia": violazione dei diritti umani in Cecenia, fa riferimento alla data del 1 aprile 2017 quando il giornale indipendente russo Novaja Gazeta pubblicò un articolo sulle persecuzioni dei gay in Cecenia, secondo cui dalla fine del 2016 circa 100 omosessuali sono stati rapiti, arrestati, torturati e rinchiusi in centri di detenzione illegali. Almeno quattro risultano uccisi. Il numero delle vittime potrebbe essere molto più alto, ma difficile da verificare, perché in Cecenia l’omosessualità è un tabù nascosto soprattutto ai familiari che li cercano. “Essere gay in Cecenia adesso è più pericoloso che essere terroristi”, dice la giornalista Elena Milashina, autrice dell’indagine, e che ha dovuto ripararsi fuori dalla Russia in seguito alle minacce ricevute.
Oltre a Walter Citti, Garante regionale per le persone a rischio di discriminazione, converseranno sul tema Eugenia Benigni, esperta internazionale di questioni di genere.
Elena Kostiuchenko (in collegamento via Skype), giornalista russa di Novaja Gazeta e attivista per i diritti LGBTQIA.
La Rete LGBT Russa (Rossijskaja set’ LGBT, in collegamento via Skype) è una ONG russa impegnata nella difesa dei diritti LGBTQIA. E’ presente in 14 regioni russe per fornire assistenza legale, medica e psicologica alle vittime gay, aiutandole ad evacuare dalla Cecenia in altre regioni russe, e a richiedere asilo in altri stati.
Pino Roveredo, Garante regionale dei diritti della persona farà parte della giuria del concorso nazionale di scrittura dedicato ai detenuti
Nell’ambito del progetto nazionale “ Diritti e legALTtà 2017”, si svolgerà il 24 maggio 2017 a Campobasso, la cerimonia di premiazione della prima edizione del Concorso nazionale di scrittura dal titolo “Scrittodicuore”. Un concorso di scrittura destinato ai detenuti degli istituti penitenziari del territorio nazionale. È un progetto promosso dall’Unione Lettori Italiani e dal Comune di Campobasso al fine di far emergere, attraverso il tramite di uno scritto, come può esserlo una lettera indirizzata ad un parente o ad un amico, la dimensione affettiva vissuta dai detenuti. Una lettera “scritta di cuore”, in italiano o in un’altra lingua, destinata ad una persona, ad un luogo, ad un soggetto di fantasia. Il concorso a partecipazione gratuita, era rivolto a tutte le persone detenute in Italia.
L’uso della “lettera” nel sistema carcerario è un importante strumento di contatto con l’esterno (come viene specificato nel bando di concorso) e l’intento era quello di far emergere l’affettività dei detenuti che da sempre trova nella scrittura una delle migliori forme personali di espressione.