Osservatorio regionale antimafia
Progetti
Di seguito i progetti organizzati dall'Osservatorio e quelli ai quali partecipa
Per il prossimo futuro è stato pensato un progetto, che prende inizio proprio nel 2024 e ha il preciso obiettivo di portare i temi del contrasto alla criminalità organizzata nei programmi accademici.
È realizzato con un partner competente e prestigioso: il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università degli Studi di Udine, che si è unito a Osservatorio in un accordo, nell’interesse della progettazione e della realizzazione di programmi e iniziative comuni, ponendo in essere una collaborazione sul piano della didattica, della ricerca e delle attività di comunicazione.
Sarà un contributo fondamentale la sua capacità di promuovere e gestire nell’ambito degli studi giuridici l’attività didattica e l’attività formativa, volte a favorire nel territorio la crescita culturale e l’innovazione, nella dimensione della cultura della Legalità e dello sviluppo dei valori costituzionali e civici. E saranno indispensabili le risorse intellettuali e le competenze del Dipartimento per favorire la migliore produzione di iniziative, nonché di risultati, in una partnership caratterizzata da una visione sinergica di pedagogia sociale della legalità.
La strategia di intervento punterà sull'efficacia di progetti basati su una logica innovativa e interdisciplinare, capace di indagare sul fenomeno mafioso attraverso un approccio economico, sociologico, giuridico e storico. Le iniziative e i risultati ottenuti, le attività di ricerca, di informazione e di comunicazione, le pubblicazioni e gli studi saranno documentati e potranno essere diffusi.
Si lavorerà per la progettazione e la realizzazione di programmi e iniziative di formazione, di orientamento e ricerca, di comunicazione e diffusione dei risultati, su differenti aspetti attinenti al tema della prevenzione e del contrasto delle attività delle criminalità organizzate.
Potranno essere promosse in modo coordinato azioni di promozione e organizzazione di azioni formative e laboratoriali, con possibilità di procedere al riconoscimento di crediti formativi in favore dei partecipanti, potremo collaborazione nell'organizzazione di corsi di aggiornamento, di attività scientifiche, convegni, seminari, manifestazioni e singoli eventi.
I temi di competenza dell’Organismo non sono soltanto oggetto di studio da parte dei componenti: le possibili tipologie di aggressione della criminalità organizzata, le nuove e concrete azioni da realizzare sul piano normativo e su quello amministrativo per prevenire e contrastare i fenomeni di infiltrazione, di padronato, caporalato, usura ed estorsione, sono temi affrontati anche con i Giovani, i cittadini di domani, i quali così “imparano” a conoscere la criminalità organizzata e quindi “imparano” come poterla contrastare.
Nasce da questa volontà l’impegno che il Consiglio Regionale e l’Osservatorio hanno dedicato all’attivazione dei tirocini curricolari in collaborazione con gli Atenei universitari, all’istituzione di premi di laurea destinati a studenti che abbiano affrontato nelle loro meritevoli tesi i temi della Legalità. Nasce da questa volontà l’azione che presentiamo oggi.
Da qualche anno ormai, in Italia il percorso universitario di formazione e di specializzazione integra a pieno titolo una componente dedicata all’acquisizione di esperienze in ambito professionale che esprime l’intento formativo e implica una partecipazione pro-attiva, di non mera esecuzione.
Oramai da qualche anno anche nell’ambito delle attività dell’Osservatorio sono stati progettati i tirocini curricolari: essi sono percorsi di formazione, di condivisione e di affinamento di conoscenze teoriche e know-how, articolati sulla formulazione di finalità di carattere generale, obiettivi più specifici e strumenti operativi per l’agire professionale. Gli studenti sono coinvolti in vari compiti professionalizzanti, dalla duplice valenza, formativa e applicativa, da svolgere attraverso una riflessione autonoma, critica e analitica, così da favorire lo svilupparsi di competenze che potranno rivelarsi utili esercitando una professione: anche nel campo del diritto, come in altri settori, si sono aperti nuovi spazi proprio legati agli aspetti del contrasto alla criminalità organizzata ed economica e si cercano professionalità esperte.
Codice antimafia, beni confiscati, ricaduta sociale del fenomeno delle infiltrazioni criminali, questi alcuni dei temi oggetto della formazione già realizzata. Dal 2021 sono stati attivati presso ORA dodici tirocini curricolari - quasi duemila ore di formazione - dedicati agli studenti iscritti all’Università degli studi di Udine, di Trieste, di Padova e di Pisa e si intende continuare a sviluppare questa importante attività.
Nella sezione dedicata del sito è possibile leggere i programmi annuali della formazione e le relazioni dei tirocinanti.
> Vai alla sezione Tirocini curricolari
I convegni realizzati in questi due ultimi anni, sui temi del riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità il primo e sul fenomeno del caporalato il secondo, sono stati ancora l’occasione per evidenziare quanto sia significativo lavorare con i Giovani: studenti universitari e delle scuole superiori del territorio hanno presentato durante gli eventi i loro progetti incentrati sui temi della Legalità, hanno illustrato al pubblico la loro collaborazione alla pubblicazione di un manuale divulgativo destinato ai Comuni e alle associazioni del Terzo settore, hanno infine testimoniato il loro interesse per il lavoro compiuto con ORA.
Doverosamente deve essere ricordato un altro partner altrettanto autorevole e fondamentale con il quale ORA collabora: l'Ufficio Scolastico Regionale, preziosissimo soggetto istituzionale indispensabile per realizzare le iniziative rivolte agli studenti di ogni ordine e grado e ai docenti.
Il Progetto di comunicazione consiste in un’ampia campagna di sensibilizzazione e di informazione, realizzata su tutto il territorio regionale dal mese di aprile 2021, attraverso l’invio tramite posta elettronica di un comunicato illustrativo e una presentazione, con i seguenti obiettivi:
- informare i cittadini, i soggetti istituzionali e i soggetti della società civile sull’esistenza e le funzioni dell’Osservatorio regionale antimafia come soggetto diretto portatore di istanze al Consiglio regionale, il soggetto legislatore
- raccogliere le segnalazioni delle difficoltà e delle urgenze, causate anche dal gravissimo allarme riferito alla sofferenza economica dovuta all’emergenza sanitaria e nella prospettiva dell’assegnazione, secondo i criteri della legalità, dei finanziamenti europei previsti dal Recovery Plan e destinati alla ripartenza
- informare i cittadini che l’Osservatorio trasmette ogni segnale di criticità agli organi istituzionali competenti ad agire contro le infiltrazioni della criminalità organizzata e il reato di usura
Il Progetto è stato proposto all’Osservatorio dal Direttivo distrettuale del Triveneto del Rotaract, organizzazione mondiale che da cinquant'anni coinvolge le ragazze e i ragazzi di età compresa tra i 18 e i 30 anni, per favorire la cooperazione internazionale all'interno dell'intera Comunità, per diffondere la cultura della legalità e per formare una coscienza civica nei giovani.
La proposta ha riguardato la partnership al fine di organizzare un evento incentrato sul tema della lotta alle mafie, destinato ai giovani e previsto il 20 novembre 2021 a Trieste.
L’Osservatorio ha concesso la collaborazione.
Protocollo d’intesa tra il Garante regionale dei diritti della persona, la Commissione regionale per le pari opportunità, il Corecom Fvg, L’Osservatorio regionale antimafia, il Difensore civico, l’Ufficio scolastico regionale per il Friuli Venezia Giulia e il Compartimento Polizia postale e delle comunicazioni Friuli Venezia Giulia
Coordinamento di attività per la tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo, del cyberbullismo e dell’infanzia violata
L’Osservatorio regionale antimafia, come firmatario del Protocollo, si impegna:
a sensibilizzare le nuove generazioni sui temi del fenomeno della criminalità organizzata e di stampo mafioso, attraverso il loro attivo coinvolgimento da attuare nelle scuole di ogni ordine e grado, tramite azioni condivise con le famiglie e gli operatori sociali;
a promuovere incontri di sensibilizzazione al contrasto del suddetto fenomeno, in collaborazione con altri Enti pubblici, Associazioni attive nel settore, Università degli studi;
a organizzare incontri con studenti, insegnanti e genitori, in collaborazione con esperti della materia, per inquadrare il fenomeno, fornire dati, informazioni e comunicazioni e spiegare la rilevanza sociale sul tema e sviluppare progetti di educazione alla legalità e allo sviluppo dei valori costituzionali e civici, sostenendo ogni iniziativa in tal senso rivolta agli studenti di ogni ordine e grado.
Progetto Scolastico PON di educazione alla legalità incentrato sul recupero e la valorizzazione sociale di beni confiscati alla criminalità organizzata
Studenti attivi per la valorizzazione del patrimonio culturale
In riferimento al Progetto riceviamo dall'Istituto e pubblichiamo:
"L’ITTS G.G. Marinoni di Udine, nell’ambito del Programma Operativo Nazionale (PON-FSE - 2014-20) del Miur, “Per la Scuola – competenze e ambienti per l'apprendimento”, è stato autorizzato dal MIUR a realizzare nell’anno scolastico in corso un progetto, denominato “Studenti attivi per la valorizzazione del patrimonio culturale”, che si propone di coinvolgere gli studenti in un’attività progettuale di recupero di beni confiscati alla criminalità organizzata per favorirne il riutilizzo e la restituzione sociale.
In particolare i ragazzi dell’indirizzo Costruzioni Ambiente e Territorio, nell’ambito del modulo “Legalità agita”, sono stati chiamati a presentare un’ipotesi progettuale di recupero e riqualificazione di un immobile confiscato, assegnato al Comune di Udine, da valorizzare nell’ambito della nuova destinazione d’uso di residenza protetta.
La finalità di questa iniziativa è duplice: creare le condizioni per sviluppare competenze tecnico professionali coerenti con il percorso di studi, e, nello stesso tempo, promuovere competenze di cittadinanza agita in una prospettiva di “valorizzazione del patrimonio culturale, artistico, paesaggistico come bene comune e potenziale per lo sviluppo democratico del paese”.
Il modulo formativo infatti, in un contesto laboratoriale di collaborazione e di confronto fra studenti, docenti e istituzioni pubbliche su temi di natura squisitamente tecnica, costituisce occasione di riflessione sui contenuti valoriali delle attività proposte, cosi come individuati dall’Associazione Libera, ovvero:
- "il riportare al "bene comune" le ricchezze acquisite in maniera illegale significa rafforzare le azioni di prevenzione e repressione della criminalità organizzata;
- i beni confiscati, oltre ad avere un valore economico intrinseco da riutilizzare socialmente, costituiscono testimonianze culturali della bellezza dell'etica pubblica;
- la loro valorizzazione può essere un punto di partenza per la riqualificazione del contesto culturale, sociale e urbano dei territori.”
In tale prospettiva il percorso proposto, avvalendosi della collaborazione dell’Osservatorio regionale antimafia, costituisce un’importante azione per la promozione e la diffusione della cultura della legalità e l’educazione alla cittadinanza responsabile, in sintonia con l’impegno compiutamente espresso dalla Regione FVG che, nell’istituzionalizzare, con la l. n. 21 del 9/2017, l’Osservatorio stesso, gli attribuisce espressamente un ruolo attivo nelle “iniziative, rivolte agli studenti di ogni ordine e grado, che contribuiscano all’educazione alla legalità e allo sviluppo dei valori costituzionali e civici”.
A tale iniziativa L’Osservatorio ha altresì concesso il proprio patrocinio.
Il 30 novembre scorso, nell’Aula Magna dell’IT Marinoni di Udine, i membri dell’Osservatorio regionale antimafia dott. Michele Penta, dott.ssa Luana De Francisco e avv. Maila Gualteroni hanno incontrato gli studenti dell’ITS Marinoni di Udine nell’ambito del un progetto.
L’incontro rientra nel quadro della collaborazione, assicurata dall’Osservatorio, per la realizzazione di questa iniziativa scolastica.
Ed è proprio in questo contesto educativo che si è svolto l’incontro al Marinoni, in cui ogni relatore si è confrontato con gli studenti su distinti temi.
Il coordinatore dott. Penta, dopo aver svolto una breve analisi sulle caratteristiche delle organizzazioni mafiose e sulle specificità delle loro attività criminali, ha evidenziato il principale compito dell’Osservatorio in regione: monitorare la presenza della criminalità organizzata sul territorio, anche e in specie nelle sue connotazioni in apparenza meno evidenti all’opinione pubblica, per poterne cogliere le dinamiche, e promuovere “interventi di prevenzione e di contrasto del fenomeno sempre più attuali ed efficaci”.
La dott.ssa De Francisco ha focalizzato il suo intervento sul carattere silente del fenomeno mafioso al nord est, che emerge palesemente solo nelle indagini giudiziarie e nella cronaca giornalistica processuale, ma che può insinuarsi in forme più subdole e meno riconoscibili, anche a causa dell’assenza di consolidati “anticorpi” sociali e della “copertura” di politici e imprenditori.
Ha suscitato interesse tra i ragazzi, in particolare, la vicenda giudiziaria, narrata dalla giornalista del Messaggero Veneto, che ha portato alla confisca dell’attico nel palazzo Moretti di Piazzale Osoppo che, attualmente messo in affitto, vedrà nuova vita grazie alla proposta degli studenti del Marinoni che, come si è detto, hanno assunto il compito di riprogettarlo per farne un luogo con destinazione sociale.
L’avv. Gualteroni si è infine soffermata sugli aspetti giuridici delle strategie di contrasto alle mafie, facendo riferimento alla legislazione antimafia, che oggi consente di attaccare i patrimoni di formazione illecita delle organizzazioni criminali per una finalità di grande significato democratico: la restituzione sociale dei beni confiscati. Molto importanti i valori sottesi a tale obiettivo: si indeboliscono in modo concreto le organizzazioni criminali, si afferma in modo visibile il principio di legalità negli stessi luoghi in cui la mafia esercitava prima il suo potere, si sconfigge il falso mito dell’invincibilità della mafia perché si dimostra che l’azione repressiva dello Stato, rivolgendosi non solo nei confronti delle persone responsabili delle attività criminali ma anche contro le loro ricchezze, oltre a provocare un ingente danno economico alla malavita organizzata, può efficacemente incidere sull’immagine e sull’autorità degli esponenti della stessa nel territorio in cui operano.
Si è trattato quindi di un bellissimo e significativo incontro di approfondimento e di confronto che si è tradotto in un sentito invito ai giovani ad impegnarsi in prima persona per la promozione della cultura della legalità e la diffusione dei valori civili."
DestinAzione 21marzo
Così come illustrato dai Referenti dell’Associazione pubblichiamo:
"Il progetto “DestinAzione 21 marzo”, con l'aiuto di Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie - Coordinamento Friuli Venezia Giulia, mette in campo una rete di scuole superiori di tutte le province della regione pronte a lavorare insieme su temi quali legalità, cittadinanza responsabile, convivenza civile, impegno e memoria. I laboratori didattici, in partenza a gennaio, saranno tre: Fili di memoria, nodi di impegno un percorso con al centro la memoria delle vittime innocenti delle mafie connessa al tema della memoria storica del nostro paese e del nostro particolare territorio, Sapere per saper essere, che approfondirà la storia delle mafie e della loro evoluzione al di là degli stereotipi ed infine Dal bene al meglio che avrà come focus i beni confiscati alle mafie; a partire dall'iter della Legge 109/96 si approfondiranno alcuni casi di restituzione alla collettività del bene confiscato attraverso progetti di lavoro cooperativo e di inclusione sociale. Tutti i laboratori saranno incentrati su metodologie laboratoriali quali la ricerca-azione ed il cooperative learning, l'uso di strumenti digitali e di Internet, e potranno prevedere la partecipazione di testimoni, parenti delle vittime innocenti, giornalisti e studiosi che si confronteranno con gli studenti per arricchirne il percorso.
Il progetto si chiuderà il 13 marzo a Gorizia, a ridosso della XXV “Giornata della Memoria e dell'Impegno” che quest'anno verrà celebrata a Palermo; è previsto un incontro pubblico che avrà come protagonisti nuovamente gli studenti chiamati a raccontare i risultati del loro lavoro e ad animare un dibattito con gli ospiti esperti.
Il progetto “DestinAzione 21 marzo” ha ottenuto il finanziamento dalla Regione Fvg e gode della collaborazione di ACLI PN, Agesci Fvg, Associazione E'qua di Cormons, Bottega del Mondo di Udine, CVCS- Centro Volontari Cooperazione allo Sviluppo di Gorizia, CCM-Consorzio Culturale del Monfalconese, Consulta dei Giovani di Casarsa, Consulta Provinciale degli Studenti di Udine."
Liceo C. Percoto (capofila), Liceo Artistico G. Sello, Liceo Scientifico N. Copernico, Liceo Scientifico G. Marinelli, CPIA- scuola carceraria, ISIS A. Malignani, ISIS B. Stringher, IT G.G. Marinoni, ITSE C. Deganutti, Istituto Comprensivo 2° Udine - Sede Valussi -Progetto formativo interistituzionale
Il piacere della legalità? Mondi a confronto
In riferimento al Progetto, riceviamo dal Coordinamento della Rete e pubblichiamo:
“Il progetto interistituzionale “Il piacere della legalità? Mondi a confronto. Legami di responsabilità” è frutto della sinergia di dieci Istituti Scolastici di diverso ordine e grado della città di Udine. Oltre ai dieci Istituti Scolastici, il Progetto vede il coinvolgimento di tante Istituzioni impegnate sui temi della legalità e della cittadinanza attiva ed è retto da partnership istituzionali e del terzo settore, radicate nel territorio e da numerose Associazioni, che coprono un'ampia gamma di ambiti di intervento.
Fa parte della Rete anche Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.
Partecipa alle attività del progetto anche la Casa Circondariale e l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Udine.
Con questo Progetto si intende:
- Promuovere la cultura della legalità, della responsabilità individuale e civica, attraverso
una comprensione condivisa del valore dei diritti, dei doveri, del dialogo e del rispetto.
- Contrastare il conformismo, il disimpegno morale e dare concretezza al senso civico,
promuovendo anche attività di volontariato.
- Motivare allo studio con metodologie attive e il protagonismo degli studenti sul territorio.
Il percorso annuale dei ragazzi si conclude a maggio, al teatro Giovanni da Udine, nel quadro del festival culturale vicino/lontano – Premio Terzani, con un evento denominato Giornata della Legalità. Milleduecento studenti, da protagonisti e da spettatori, danno vita a un’intensa mattinata di riflessione sui temi della responsabilità individuale, della legalità, dei diritti umani, della parità di genere, delle discriminazioni e della cittadinanza attiva.
I ragazzi presentano il risultato del loro lavoro e ascoltano, provenienti da tutta Italia, autorevoli testimonianze di vita sulla necessità di compiere consapevolmente le proprie scelte, prendere posizione di fronte ai dilemmi etici della vita individuale e collettiva, dare valore alla responsabilità individuale nelle azioni quotidiane.
Il progetto, per la sua valenza formativa e per la capacità di promuovere l’interazione tra Scuole e Territorio, vanta numerosi premi.
I dirigenti degli Istituti in Rete hanno sottoscritto un Accordo di Rete per realizzare la Giornata della Legalità e, nelle Scuole che dirigono, numerose attività finalizzate alla promozione della cittadinanza attiva, della legalità e alla costruzione di una Rete di collaborazione tra le Scuole, le Istituzioni e le Associazioni del territorio. Inoltre, mettono a disposizione le strutture ed il personale per la realizzazione delle attività previste dal Progetto.
Le attività delle Scuole creano occasioni di confronto e acquisizione di competenze su molteplici aspetti della realtà; rendono i ragazzi protagonisti nella progettazione e realizzazione; valorizzano le potenzialità, in un confronto significativo con i pari e gli adulti. La formazione e le attività vengono realizzate in ambienti diversificati del territorio e rappresentano una risorsa per l’apprendimento formale e non formale. Il progetto prevede anche la formazione, all’interno della Casa Circondariale di Udine, di un gruppo di detenuti e studenti di due licei della Rete.
Gli incontri con testimoni significativi lasciano traccia nella mente e nel cuore dei ragazzi.
I docenti referenti dei dieci Istituti costituiscono il Gruppo di progetto, con il compito di
progettare, monitorare e disseminare i risultati delle attività. In collaborazione con Esperti e Operatori di diversi ambiti sociali e produttivi del territorio, si impegnano a proporre ai ragazzi prove di realtà ed esperienze laboratoriali, attraverso le quali imparare, mettendosi alla prova. Adottano l’interdisciplinarietà; valorizzano risorse e competenze specifiche della Rete; collaborano tra loro; strutturano contesti di ricerca-azione; forniscono indicazioni su metodi e contenuti disciplinari; documentano e monitorano il processo; valutano i risultati.
Sono protagonisti e promotori della formazione organizzata dalla Rete. Inoltre, realizzano performance e video riassuntivi delle attività svolte, che vengono condivisi al teatro Giovanni da Udine, in occasione dell’evento finale denominato Giornata della legalità.
Si attivano anche per organizzare il crowdfunding a sostegno della Giornata stessa.
Gli studenti: sono attivi, responsabili, creativi; operano individualmente e in gruppo, assumendo ruoli e compiti; affrontano situazioni problematiche, superando i momenti di crisi; si pongono dal punto di vista dell’altro per individuare un’efficace modalità comunicativa.
Gli esperti: forniscono supporto alle Scuole su contenuti specifici, metodi, tecniche, strumenti e materiali; rendono possibile la strutturazione di prove di realtà; costituiscono il raccordo fra le materie scolastiche e la reale dimensione sociale ed economica.
La Giornata della Legalità, realizzata al teatro Giovanni da Udine, gode del patrocinio del Comune di Udine e dell’Osservatorio Regionale Antimafia.
Per sostenere le spese della Giornata della Legalità, ci si avvale di:
- partecipazione a bandi
- crowdfunding on line per le donazioni da parte di privati e Associazioni
- evento in piazza Libertà con musiche, cori e performance, organizzato dalla Rete delle Scuole, in collaborazione con alcune Associazioni.
a.s. 2019-2020: il Progetto è alla tredicesima edizione
La condivisione di valori, la volontà, la perseveranza, lo spirito di collaborazione e di servizio dei dirigenti e dei docenti dei dieci Istituti scolastici in Rete hanno contribuito a fare di questo progetto un momento importante della didattica delle Scuole e la Giornata della Legalità, grazie anche al sostegno di molte realtà territoriali, un appuntamento significativo per gli studenti, e non solo, della città di Udine”.
Il sito istituzionale è lo strumento di comunicazione tra l'Osservatorio e i cittadini.
Al suo interno sono individuate diverse sezioni tematiche che informano sulle attività e forniscono ai lettori argomenti di approfondimento, l' implementazione e l'aggiornamento dei contenuti sono azioni particolarmente curate.
I cittadini che desiderano prendere contatto con l’Osservatorio o essere aggiornati sui temi e i progetti sono invitati a utilizzare la casella di posta elettronica attivata.
E' possibile effettuare segnalazioni usando l'apposito modulo, contenuto nella sezione in evidenza intitolata "Segnala all'Osservatorio".