Nello specifico, le autorizzazioni alla raccolta sono rilasciate a seguito della partecipazione ad un corso di almeno dodici ore, organizzato dalle UTI e dalla Federazione regionale dei micologi, nonché al superamento di una specifica prova orale.
Il contributo annuale da corrispondere per la raccolta sull’intero territorio regionale è determinato dalla Giunta regionale e non può essere inferiore a 70 euro. La raccolta entro l’area territoriale di ciascuna Unione presuppone il versamento alla stessa del contributo determinato dalla Giunta regionale, non inferiore a 25 euro, ferma restando la gratuità per la raccolta nel comune di residenza.
Una specifica previsione è finalizzata ad incrementare l’offerta turistica e dispone che in tali casi i non residenti in regione possano esercitare, per un massimo di 10 giorni l’anno, l’attività anche se non sono in possesso dell’autorizzazione purché abbiano compiuto 16 anni e siano in possesso della ricevuta del versamento del contributo giornaliero, non inferiore a 5 euro.
I proprietari, i titolari di diritti reali di godimento e i conduttori dei fondi possono sia raccogliere nei propri terreni senza preventiva autorizzazione e senza versamento del contributo, sia riservarsi la raccolta attraverso l’apposizione di tabelle che identificano il perimetro dei terreni. Va comunque rispettato il generale limite quantitativo giornaliero di raccolta pari a tre chilogrammi pro capite.
La norma disciplina altresì il rilascio gratuito dell’autorizzazione per fini espositivi, didattici, scientifici e di prevenzione a favore dei soggetti in possesso dell'attestato di micologo, degli enti e istituti pubblici aventi scopo scientifico, didattico, di ricerca o sanitario e delle associazioni micologiche.
Infine, sono stabiliti i divieti di raccolta in determinati luoghi o per determinate specie che possono essere individuate per motivi di salvaguardia dell’ecosistema, per motivi sanitari ovvero per tutelare specie in pericolo di estinzione; sono disciplinati i controlli sanitari e la commercializzazione dei funghi; viene istituita la Commissione regionale consultiva ed è previsto che la Regione possa erogare un contributo annuale alla Federazione regionale dei Gruppi micologici del Friuli Venezia Giulia per promuovere iniziative finalizzate a favorire la conoscenza e la salvaguardia delle specie fungine, con particolare riferimento all’organizzazione dei corsi necessari all’acquisizione dell’autorizzazione alla raccolta.
La legge regionale 7 luglio 2017, n. 25 è pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione n. 28 del 12 luglio 2017.