garante regionale dei diritti della persona

notizie

07 giugno 2021

Relazione del Garante regionale dei diritti della persona al Webseminar dello IALFVG sul fenomeno migratorio

Il Garante regionale dei diritti della persona, prof. Paolo Pittaro, il 4 giugno 2021 ha partecipato come relatore al Webseminar tenutosi a cura dello IALFVG nell’ambito del progetto IMPACT FVG finalizzato a creare un coordinamento in rete degli interventi territoriali degli immigrati stranieri e qualificare i percorsi di integrazione dei cittadini di paesi terzi.

Il prof. Nicola Rainisio, docente dell’Università di Milano, ed il dott. Alessandro Russo, referente dell’IRES FVG, hanno analizzato “Il fenomeno migratorio fra dimensione reale e dimensione percepita”, analizzando i dati riferibili, rispettivamente, all’Italia ed al Friuli Venezia Giulia, mentre il Garante ha svolto la sua  relazione su “I volti della migrazione”, approfondendo, nell’ambito della sua competenza, i temi relativi ai minori stranieri non accompagnati (MSNA) ed alle persone migranti private della libertà nel Centro di permanenza per il rimpatrio (CPR) di Gradisca d’Isonzo.

 
03 giugno 2021

Incontro da remoto per presentare la figura del Tutore Volontario di MSNA

Nell’ambito del Progetto FAMI per lo Sviluppo del Sistema della tutela volontaria, si terrà in data 14 giugno 2021 un incontro, organizzato in collaborazione con il Garante regionale dei diritti della persona, prof. Paolo Pittaro, volto a presentare la figura del tutore volontario di Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA).

L’evento informativo, realizzato in modalità webinar, si svolgerà dalle ore 17.00 alle ore 18.00, attraverso il link  meet.google.com/pmh-kbva-nhr.

Interverranno: il Garante regionale, per trattare i temi del ruolo del tutore e della formazione prevista per assumerne la funzione; il dott. Prodam, giudice onorario del TM, delegato alle nomine dei tutori, per utili indicazioni in merito al supporto che viene dato ai tutori volontari da parte dello stesso TM e alcuni tutori già operativi sul territorio, per raccontare la propria esperienza.

I flussi migratori attuali coinvolgono un significativo numero di MSNA. Proprio per questo è necessario far conoscere la figura del tutore volontario e garantire sul territorio la presenza stabile di persone formate e disponibili ad assumere tale importante ruolo di cittadinanza attiva.

Per ulteriori approfondimenti sui tutori volontari di MSNA, si segnala anche il seguente link, reperibile sul sito istituzionale del Garante regionale dei diritti della persona: http://www.consiglio.regione.fvg.it/cms/pagine/garante-diritti-persona/TUTORI/.

 

Per iscriversi all’evento:

dott.ssa Barbara Santagata 3347857490

e-mail: azionifami.friuli@tutelavolontaria.it

 

 
28 maggio 2021

Il Garante regionale dei diritti della persona visita la Casa circondariale di Gorizia

Il giorno 27 maggio 2021 il Garante regionale dei diritti della persona, prof. Paolo Pittaro, ha effettuato una dettagliata visita alla Casa circondariale di Gorizia “Angiolo Bigazzi”, cortesemente accolto ed accompagnato dal Direttore, dott. Alberto Quagliotto, dal Comandante della polizia penitenziaria e dai loro collaboratori.

Il Garante ha potuto constatare l’esito, decisamente migliorativo, della recente ristrutturazione, con i nuovi servizi igienici in ogni cella, ed il positivo andamento della vaccinazione anti-Covid, pressoché completata, nonché le varie iniziative di istruzione e di formazione. Il Direttore ha illustrato al Garante i prossimi interventi programmati (la nuova cucina, il rifacimento del cortile per il ritrovo dei detenuti e le previste aree verdi). Da suo canto, il Garante lo ha invitato ad insistere per ottenere il finanziamento per la ristrutturazione di alcuni locali di matrice austro-ungarica, con i connessi problemi architettonici.

Nel complesso, il Garante ha apprezzato  l’atmosfera serena e collaborativa che offre l’immagine di un buon andamento nella quotidianità della struttura in generale, pur nel cronico sovraffollamento rispetto alla capienza ordinaria ed alla carenza rispetto al previsto organico della polizia penitenziaria e degli educatori.