garante regionale dei diritti della persona
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La comunità si attiva durante l'emergenza
La situazione che si è creata in conseguenza all’emergenza sanitaria legata al manifestarsi del COVID-19 ha rivoluzionato la nostra vita e le nostre abitudini.
In questo periodo di difficoltà per i cittadini e in particolare per le famiglie molte sono le manifestazioni di vicinanza e solidarietà che giungono dal mondo del volontariato e dalle Istituzioni.
Diversi sono gli strumenti attivati per sopperire alla lontananza fisica e alla solitudine; sono state attivate risorse e relazioni virtuali per raggiungere il più possibile le famiglie e le persone più in difficoltà.
Diversi Servizi sociali dei Comuni si sono adoperati per proseguire o avviare numerosi percorsi rivolti a tutta la comunità. Infatti, ove presenti, non solo sono proseguiti in videoconferenza i tavoli educativi già attivi, ma si è verificata una grande apertura verso la comunità favorendo nuove possibilità di confronto, accogliendo le istanze pervenute e trasformando le esigenze e le richieste in nuovi tavoli di lavoro. Vengono quindi create nuove occasioni per facilitare, per discutere e approfondire tematiche urgenti da più punti di vista, per far sentire ai cittadini che nessuno è lasciato solo ma che insieme tutto si affronta meglio.
Sono stati proposti momenti formativi rivolti agli operatori, agli insegnanti ma anche alle famiglie su temi quali l’educazione, le nuove tecnologie, la salute. Questo ha permesso di creare una vicinanza educativa tra tutti coloro che si occupano di educazione.
Gli operatori sempre più si rendono disponibili via telefono per rispondere alle diverse richieste e continuare ad essere presenti come punto di riferimento educativo. L’accompagnamento educativo a distanza consente di offrire anche un supporto emotivo alle famiglie, ai ragazzi e ai bambini e permette di chiedere un aiuto rispetto alle difficoltà che si possono presentare quotidianamente nella gestione familiare.
Anche le Amministrazioni comunali, si sono attivate per creare una rete e offrire la possibilità di collegare le famiglie agli esperti nei diversi settori dell’educazione attraverso dirette Facebook, numeri dedicati, video e suggerimenti.
L’Auspicio è che questo modo di agire favorisca anche la creazione di reti amicali tra famiglie e che sempre più famiglie si sentano parte di una comunità attiva nella quale possano sia trovare dei punti di riferimento stabili sia mettere a disposizione le proprie risorse e capacità per sostenere e supportare chi ne ha bisogno.
L'AGIA pubblica l'indagine "Il diritto all’ascolto delle persone di minore età in sede giurisdizionale”
L'Autorità garante per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza ha pubblicato "Il diritto all'ascolto delle persone di minore età in sede giurisdizionale", una indagine relativa alle modalità messe in atto sul territorio nazionale dai tribunali per i minorenni, tribunali ordinari e relative procure della Repubblica.
La pubblicazione, realizzata dall'Autorità in collaborazione con l'Istituto degli Innocenti, tratta quindi il tema del diritto all'ascolto della persona di minore età sancito all'articolo 12 della Convenzione di New York. E' un diritto che deve essere garantito in tutti i procedimenti che incidono sullo status di minore o relativi all'affido e alla responsabilità genitoriale.
Nonostante sia un diritto disciplinato dal nostro Ordinamento, non sono definite nel dettaglio le modalità. Ci sono quindi delle prassi non omogenee che hanno indotto l'Autorità garante ad effettuare una indagine qualitativa e quantitativa che ha coinvolto i 29 tribunali per i minorenni italiani e le relative procure e un campione di 22 tra tribunali ordinari e procure della Repubblica.
La Pubblicazione può essere scaricata dal sito dell'Autorità garante per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
Comunicato del Garante: fondamentale sostenere le categorie “più fragili” della società
Il Garante dei diritti della persona del Friuli Venezia Giulia è impegnato a tutelare i diritti delle categorie di persone più “fragili” della società: i bambini e gli adolescenti, le persone esposte al rischio di subire discriminazioni per le loro condizioni fisiche, di etnia, di razza, di religione e via dicendo, nonché le persone private della libertà personale.
In questi momenti così difficili, in cui il lockdown impostoci per motivi di prevenzione sanitaria, colpisce tutti, è necessario tenere alta l’attenzione sui soggetti più deboli.
Il momento contingente, unito all’incertezza sulla fine delle restrizioni, crea comprensibili situazioni di disagio e difficoltà di ordine pratico.
A seguito della chiusura delle scuole, della conseguente sospensione delle lezioni e dell’avvio dei corsi online, si pone il problema dei tanti alunni che non possono seguire tali corsi, in quanto tagliati fuori dalla possibilità di usufruirne per i più svariati motivi.
La pandemia ha provocato anche la chiusura dei centri diurni per disabili, dei quali al momento non è ipotizzabile l’apertura e dunque, in questa fase, lasciati completamente alle cure delle famiglie.
Le problematiche di cui sopra rappresentano solo due tra le tante che sono state anche poste all’attenzione del Garante da associazioni, persone o dagli organi di stampa.
Il Garante dei diritti della persona rivolge a tutte le Istituzioni ed Autorità, pubbliche e private, politiche, scolastiche, sanitarie, ed agli enti locali, un appello a sostenere le fasce più disagiate della società, destinando risorse, avviando progetti specifici, attraverso la pianificazione ad hoc od altri strumenti adeguati.
In tale contesto si esprime apprezzamento nei confronti della Delibera del 17 aprile n. 588 della Giunta Regionale, recante ” Protocollo d’intesa per il coordinamento di azioni di sistema a favore delle famiglie e dei servizi educativi per la prima infanzia a seguito dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, da intendersi come un significativo passo in tal senso.
Anche l’Autorità nazionale garante per l’infanzia e l’adolescenza è intervenuta per sostenere insegnanti e alunni realizzando, congiuntamente al MIUR, la mini guida per docenti “Didattica a distanza e diritti degli studenti” e rimodulando il progetto di diffusione della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza per renderlo fruibile a insegnanti e alunni anche a distanza.
Si rende noto, inoltre, che il Garante regionale intende valorizzare e divulgare le iniziative e i progetti regionali, di cui viene a conoscenza, realizzati in questo delicato momento con l’obiettivo di sostenere e supportare i diritti dei bambini e degli adolescenti, delle persone soggette a rischio discriminazione e delle persone limitate della libertà personale.