garante regionale dei diritti della persona
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Il Garante dei diritti della persona visita la casa circondariale di Pordenone
Il giorno 25 settembre 2020 il Garante regionale del diritti della persona, prof. Paolo Pittaro, si è recato alla casa circondariale di Pordenone, ove ha incontrato il Direttore, di recentissima nomina, dott. Paolo Bernardo Ponzetta, con il quale si è intrattenuto, in un fruttuoso colloquio, per esaminare la situazione carceraria attuale in tale particolare storica struttura che risale al 1200. Successivamente il Garante ha effettuato una esaustiva visita del complesso, accompagnato dal Direttore e dal Comandante della polizia penitenziaria e ricevendo riservatamente un detenuto che ne aveva fatto formale richiesta.
Il Garante dei diritti della persona visita la casa circondariale di Udine
Il giorno 16 settembre 2020 il Garante regionale del diritti della persona, prof. Paolo Pittaro, si è recato alla casa circondariale di Udine, ove ha incontrato la Direttrice, dott. Tiziana Paolini, con la quale, in un fruttuoso colloquio, sono stati esaminati i profili emergenti e le problematiche attuali proprie di tale entità carceraria. Successivamente il Garante ha effettuato una completa visita della struttura, accompagnato dalla Direttrice, dalla Comandante della polizia penitenziaria, dall’educatore e dai vari addetti presenti, insieme al Garante comunale udinese dei detenuti dott. Natascia Marzinottto.
Il Garante regionale dei diritti della persona incontra i funzionari dell'Agenzia per i Rifugiati delle Nazioni Unite
Il Garante regionale dei diritti della persona prof. Paolo Pittaro ha ricevuto il dott. Francesco A. Lembo e la dott. Laura Cantarini nella loro qualità di funzionari dell’UNHCR (United Nations High Commissioner for Refugees), reduci da una vista effettuata, nel giorno precedente, al CPR (Centro di Permanenza per i Rimpatri) di Gradisca d’Isonzo. Nel corso dell’incontro sono stati affrontati i temi relativi alla immigrazione ed al soggiorno degli immigrati in tale struttura in previsione del loro rimpatrio nel paese di provenienza: una situazione molto complessa ove le esigenze umanitarie si intrecciano con quelle securitarie, nonché, specie in questo periodo, con quelle sanitarie di prevenzione anti Covid-19.