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Il Garante regionale dei diritti della persona al Corso di formazione "Stranieri in carcere"
Il Garante regionale dei diritti della persona, prof. Paolo Pittaro, ha partecipato al Corso di formazione “Stranieri in carcere”, incentrato sull’esecuzione delle pene nei confronti di stranieri durante il periodo di emergenza sanitaria, a cura dell’Associazione “Antigone” e della “Coalizione Italiana Diritti e Libertà Civili” (CILD), tenutosi on line nei giorni del 13 e 27 novembre 2020.
Fra i temi affrontati, di particolare rilievo quelli relativi ai diritti azionabili in carcere, ai diritti e alle misure alternative alla detenzione, al ruolo particolarmente rilevante della mediazione culturale, specie in relazione al permesso di soggiorno ed alla richiesta di protezione internazionale, nonché al compresso regime delle espulsioni, sia amministrative, sia a titolo di misura alternativa. Accurata riflessione è stata rivolta ai CPR (Centri di Permanenza per il Rimpatrio), quali sede di una detenzione amministrativa (con tutte le complessità ed anomalie discendenti da tale definizione): una situazione che il Garante ben conosce, posto che nella regione FVG sussiste il CPR di Gradisca d’Isonzo.
Anniversario della Convenzione Internazionale sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza
Il Garante regionale dei diritti della persona, prof. Paolo Pittaro, evidenzia come nella data odierna ricorra il 31° anniversario della stipula della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia ed adolescenza, approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, il 20 novembre 1989, e ratificata dall’Italia con la legge 27 maggio 1991, n. 176.
Trattasi di una Convenzione di notevole importanza, non solo per il suo oggetto, ma anche tenuto conto che trattasi dell’Atto internazionale più condiviso in assoluto: tuttora risulta firmato da ben 196 Stati, ossia dalla pressoché totalità di quelli esistenti, presentando, così, un rilievo non solo giuridico, ma anche etico, politico e sociale.
La Convenzione consta di 54 articoli, che – molto schematicamente – possiamo raggruppare in quattro princìpi: non discriminazione, superiore interesse del minore, diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del minore ed ascolto delle opinioni del minore.
In un video che verrà mandato in onda quest’oggi dall’Associazione “Diritti e storti” nel loro sito Facebook, il prof. Pittaro, nel ricordare tale anniversario e nel delineare brevemente il contenuto della Convenzione, insiste soprattutto su due di quei princìpi, decisamente innovativi. Il primo è quello del superiore interesse del minore, che deve essere tenuto presente in ogni decisione amministrativa e giudiziaria, ricordando come proprio la Corte costituzionale, anche di recente, ha evidenziato come tale dettato debba anche costituire la linea guida nella stessa interpretazione, a volte dubbia o contrastata, delle norme da applicare dal giudice in concreto. Il secondo è costituito dall’ascolto del minore, da effettuarsi e valutarsi, ovviamente tenendo conto della sua età e maturazione, in ogni provvedimento che lo riguardi. Disposizioni di fondo particolarmente attuali nella complessa situazione determinata dal diffondersi del Covid-19.
Appello al Parlamento della Conferenza dei Garanti delle persone private della libertà
Il Garante regionale dei diritti della persona, prof. Paolo Pittaro, ha condiviso l’appello della Conferenza dei Garanti territoriali delle persone private della libertà, di cui fa parte, inviato al Parlamento ed agli organi di stampa in riferimento alla situazione delle carceri di fronte all’espandersi della pandemia da Covid-19. Si presenta, infatti, come impellente la necessità di disporre misure atte a ridurre in modo significativo il cronico sovraffollamento di cui soffre il sistema penitenziario italiano. I Garanti hanno presentato alcune proposte, fra le quali l’adozione immediata dell’allargamento dei tempi della liberazione anticipata e una più larga concessione della detenzione domiciliare per i condannati a pene detentive di limitata durata.
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