garante regionale dei diritti della persona
Notizie dal Garante
Una selezione di personale che escluda i lavoratori stranieri in quanto tali è discriminatoria e vietata dall’ordinamento.
A seguito di un caso segnalato da un articolo comparso sull’edizione di Pordenone de “Il Gazzettino”, secondo il quale un’impresa di pulizie avrebbe segnalato la disponibilità ad assumere personale purché solo di nazionalità italiana al fine di corrispondere alle esigenze manifestate da un committente, il Garante regionale dei diritti della persona ribadisce che ogni eventuale prassi di assunzione e reclutamento del personale improntata a criteri di nazionalità, ovvero di appartenenza etnico-razziale o di credo religioso dei lavoratori, costituisce una discriminazione vietata dall’ordinamento e che tale divieto di discriminazioni vincola anche i datori di lavoro privati.
Il Garante esprime dunque il proprio disappunto e preoccupazione verso tale vicenda ricordando che il principio di pari opportunità e di non discriminazione non solo costituisce un diritto umano fondamentale, ma è un valore da tutelare anche al fine di garantire un mercato del lavoro e dunque una società più equa ed inclusiva.
Il testo della lettera inviata dal Garante per le persone a rischio di discriminazione
Incontro formativo: "Uso delle tecnologie digitali nei primi anni di vita - riflessione sui dati di una ricerca nazionale"
Il Garante dei diritti della persona in collaborazione al Centro per la Salute del Bambino ed all’Associazione Culturale Pediatri, nell’ambito del progetto sulle attività per il contrasto al bullismo e al cyberbullismo, promuove l'incontro formativo "Uso delle tecnologie digitali nei primi anni di vita - riflessione sui dati di una ricerca nazionale"che si terrà giovedì 02 marzo 2017 alle ore 17.00 in sala Tessitori a Trieste. Dopo una introduzione da parte della Garante Bares, si susseguiranno gli interventi di Valeria Balbinot, Ricercatrice del Centro per la Salute del Bambino - Onlus, Alessandra Sila, Educatrice del Centro per la Salute del Bambino - Onlus e Giorgio Tamburini, Pediatra e Presidente del Centro per la Salute del Bambino - Onlus. L’uso delle tecnologie digitali (smartphone, tablet, personal computer, televisione e videogiochi) inizia in età sempre più precoce. L’indagine condotta dal Centro per la Salute del Bambino in collaborazione con l’Associazione Culturale Pediatri, è la prima in Italia ad aver esplorato le abitudini di utilizzo dei dispositivi digitali in bambini al di sotto dei sei anni. Le evidenze scientifiche esistenti sono sufficienti a giustificare preoccupazione, e un’attenzione particolare, riguardo al loro utilizzo nei primi anni di vita.
L’accesso alla sala è libero e gratuito, fino al raggiungimento della capienza massima. Si prega, se possibile, di confermare la partecipazione via e-mail all’indirizzo: cr.organi.garanzia@regione.fvg.it
Scarica la locandina e l'invito.
Incontro formativo: "Uso delle tecnologie digitali nei primi anni di vita - riflessione sui dati di una ricerca nazionale"
Il Garante dei diritti della persona in collaborazione al Centro per la Salute del Bambino ed all’Associazione Culturale Pediatri, nell’ambito del progetto sulle attività per il contrasto al bullismo e al cyberbullismo, promuove l'incontro formativo "Uso delle tecnologie digitali nei primi anni di vita - riflessione sui dati di una ricerca nazionale"che si terrà giovedì 02 marzo 2017 alle ore 17.00 in sala Tessitori a Trieste. Dopo una introduzione da parte della Garante Bares, si susseguiranno gli interventi di Valeria Balbinot, Ricercatrice del Centro per la Salute del Bambino - Onlus, Alessandra Sila, Educatrice del Centro per la Salute del Bambino - Onlus e Giorgio Tamburini, Pediatra e Presidente del Centro per la Salute del Bambino - Onlus. L’uso delle tecnologie digitali (smartphone, tablet, personal computer, televisione e videogiochi) inizia in età sempre più precoce. L’indagine condotta dal Centro per la Salute del Bambino in collaborazione con l’Associazione Culturale Pediatri, è la prima in Italia ad aver esplorato le abitudini di utilizzo dei dispositivi digitali in bambini al di sotto dei sei anni. Le evidenze scientifiche esistenti sono sufficienti a giustificare preoccupazione, e un’attenzione particolare, riguardo al loro utilizzo nei primi anni di vita.
L’accesso alla sala è libero e gratuito, fino al raggiungimento della capienza massima. Si prega, se possibile, di confermare la partecipazione via e-mail all’indirizzo: cr.organi.garanzia@regione.fvg.it
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