garante regionale dei diritti della persona
Notizie dal Garante
Prima giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola
Il 7 febbraio si celebrerà per la prima volta in tutta Italia la Giornata nazionale contro il bullismo a scuola indetta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e inserita nel Piano nazionale per la prevenzione contro il bullismo e cyberbullismo a scuola. La data coincide con il Safer internet Day indetto dalla Commissione europea, proprio per evidenziare il forte legame tra il bullismo e la rete.
In accordo con Il Garante regionale, Il Sistema regionale delle Mediateche del Friuli Venezia Giulia propone a tutti i ragazzi degli Istituti secondari di secondo grado la visione del film “Ben x”, un film tratto dal romanzo Nothing Was All He Said nel quale si affrontano i temi del bullismo e del cyberbullismo. Il film verrà proiettato su richiesta, a Pordenone presso il Cinemazero, a Trieste presso il cinema Ariston, a Udine presso il Visionario, e a Gorizia presso il Kinemax durante i mesi di febbraio e marzo.
Per celebrare la giornata nazionale, domani 7 febbraio 2017, la Garante Fabia Mellina Bares, sarà presente alla serata “Disconnect – oggi che siamo sempre connessi ci sentiamo più soli che mai” organizzata dallo Spazio Giovani Informa del Comune di Cordenons presso l’Auditorium del Centro Culturale “Aldo Moro”. Durante la serata, verrà proiettato “Disconnect”, un film che potrà offrire numerosi spunti di riflessione toccando i temi dei social, della rete, del bullismo, del cyberbullismo. Oltre alla Garante Bares saranno presenti i funzionari del Compartimento di polizia postale e delle comunicazioni del Friuli Venezia Giulia.
Il Garante regionale dei diritti della persona e il Compartimento della Polizia postale e delle comunicazioni, congiuntamente al CORECOM, alla Commissione regionale per le pari opportunità e all’Ufficio Scolastico Regionale del Friuli Venezia Giulia sono soggetti partner nel Protocollo di intesa siglato a giugno 2016 e denominato “Coordinamento di attività per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo”. Da settembre 2016 ad oggi, sono state, dunque, programmate e realizzate numerose attività rivolte agli operatori e ai ragazzi per approfondire i temi del bullismo, del cyberbullismo, delle responsabilità e del benessere a scuola.
Una delle prossime attività vedrà il pieno coinvolgimento delle Consulte Studentesche Provinciali, le quali, accogliendo la proposta del Garante, si impegneranno, in un’ottica di peer-education, a trasmettere ai propri coetanei le informazioni acquisite durante l’incontro formativo a loro riservato nella giornata del 16 dicembre 2016.
Il Garante Citti interviene sulle iniziative volte a favorire l'accesso alla pratica sportiva dei minori stranieri non accompagnati e sui limiti frapposti dalla legislazione regionale all'accesso dei cittadini di Paesi terzi alle professioni turistiche a carattere sportivo.
Il Garante regionale per le persone a rischio di discriminazione esprime apprezzamento per le iniziative svolte dall’Associazione “Bosco dei Museis” di Cercivento volte a favorire l’integrazione sociale dei minori stranieri non accompagnati anche attraverso la pratica sportiva.
A tale riguardo, il Garante ricorda come lo sport costituisca uno strumento importante per la prevenzione del disagio sociale, lo sviluppo psico-fisico e la formazione della persona e ritiene, pertanto, un elemento qualificante che i minori stranieri non accompagnati vengono inseriti nella pratica sportiva, nell’ambito dei servizi di accoglienza e dei percorsi di integrazione loro destinati che prevedono fra l’altro lo studio della lingua, della cultura locale e l’inserimento sociale nel territorio, e senza oneri aggiuntivi rispetto a quelli ricompresi nella quota allo scopo destinata.
Il Garante ricorda come il diritto alla pratica sportiva viene riconosciuto anche dalla Convenzione ONU sui diritti del fanciullo in quanto spettante a tutti i minori, senza discriminazioni fondate sulla razza, il colore, l’origine nazionale il sesso, la lingua, la religione, le opinioni politiche o altra condizione, così come tutti i principali organismi europei raccomandano lo sviluppo e l’attuazione di buone pratiche per facilitare l’accesso all’attività sportiva dei minori svantaggiati, tra cui quelli migranti (si veda ad esempio la raccomandazione n. 12 della Commissione del Consiglio d’Europa contro il razzismo e l’intolleranza –ECRI, sul contrasto alle discriminazioni nello sport).
Il Garante regionale coglie l’occasione per esprimere il proprio disappunto perché nella recente revisione della legislazione regionale sul turismo, operata dal consiglio regionale (L.R. n. 21 dd. 9 dicembre 2016), non siano state rimosse quelle discriminazioni nell’accesso alle professioni turistiche a carattere sportivo regolamentate a livello regionale (maestro di sci, guida alpina, accompagnatore di media montagna, guida speleologica, istruttore di mountain-bike,…), che impediscono ai giovani di seconda generazione, spesso nati e cresciuti nella nostra regione, ma che conservano la nazionalità straniera in virtù della restrittiva legislazione sulla cittadinanza in vigore, di accedere ai relativi albi, elenchi e corsi di formazione, per mancanza del previsto requisito di cittadinanza italiana o di altro Paese membro dell’Unione europea; requisito che appare in palese contrasto con la normativa nazionale sull’immigrazione e le direttive europee (in particolare la direttiva 109/2003 sui lungosoggiornanti).
A seguito dell’intervento del Garante regionale, l’APT di Gorizia corregge l’avviso di selezione per la formazione di una graduatoria per nuove assunzioni di conducenti di autobus di linea.
Il Garante regionale per le persone a rischio di discriminazione esprime pieno apprezzamento per la tempestiva rettifica operata dal Consiglio di Amministrazione di APT Gorizia spa dell’avviso di selezione per la formazione di una graduatoria per nuove assunzioni di conducenti di linea, con l’estensione della partecipazione anche ai cittadini di Stati terzi non membri dell’UE regolarmente soggiornanti in Italia e con permesso valido per l’esercizio dell’attività lavorativa.
Il Garante prende atto che l’iniziale esclusione è avvenuta in assoluta buona fede, frutto di un errore nella trasposizione nell’avviso dell’enunciato di una norma (l’art. 10 comma 1 dell’allegato A al regio decreto 8 gennaio 1931, n. 148), in realtà nel frattempo abrogata dal d.lgs. n. 40/2014 (attuazione della direttiva europea n. 2011/98), che ha definitivamente sancito la parità di trattamento nell’accesso alle posizioni lavorative in seno alle imprese del trasporto pubblico urbano anche ai cittadini di Stati terzi regolarmente soggiornanti in Italia e titolari di permessi di soggiorno che consentano l’esercizio di attività lavorativa.
Il Garante regionale riconosce l’assenza di qualsivoglia intento discriminatorio nell’operato dell’azienda, ed esprime apprezzamento per la sensibilità dimostrata nel dare pronto accoglimento alle richiesta di modifiche dell’avviso di selezione, nonché di proroga del termine per la presentazione delle domande di ammissione.