L'arte e la cultura

contenuti

La sede del Consiglio regionale apre le porte all'arte, ospitando esposizioni temporanee visitabili anche dai cittadini presso gli spazi attigui all'aula consiliare.

Oltre alle tradizionali mostre pittoriche, recentemente si sono aggiunte le esposizioni di artigianato artistico e le rassegne fotografiche riguardanti temi d'interesse generale.

Di seguito sono segnalate le mostre allestite dal 2016.


 

14 dicembre 2018

Presepi del Friuli Venezia Giulia

Palazzo del Consiglio regionale, dal 11 dicembre 2018 al 7 gennaio 2019  

L’iniziativa si è svolta in parallelo alla grande rassegna d'arte presepiale ‘Presepe FVG-La tradizione prende forma’, a 'Presepi in Villa' e a ‘Giro presepi’ - viaggio regionale in una delle più preziose tradizioni italiane -.

Una selezione di presepi artistici nelle quali le Natività sono realizzate artigianalmente nei materiali più vari e in diverse dimensioni, tutte accomunate dalla sapienza e passione di coloro che le hanno create.

La mostra è stata allestita, al primo piano, dall’Associazione delle Pro Loco del Friuli Venezia Giulia. 

La presentazione della mostra e del catalogo 2018 ha avuto luogo martedì 11 dicembre, alle ore 13.30, nella pausa dei lavori dell'Assemblea regionale. 

Catalogo in mostra.

 
14 dicembre 2018

Maria Pia Mucci - Le mie città invisibili - Omaggio a Italo Calvino

Palazzo del Consiglio regionale, dal 4 dicembre 2018 al 18 gennaio 2019 

'Maria Pia Mucci nelle sue opere ispirate al romanzo Le città invisibili dello scrittore Italo Calvino, ambientato alla corte di Kublai Kan, sottrae da una ambientazione surreale del testo scritto gli elementi necessari per creare nel linguaggio grafico e pittorico una serie di lavori che raccontano il suo viaggio virtuale vissuto durante la lettura, creando suggestive città di costruzione anticlassiche, libere da speculazioni d'ordine matematico e impregnate di sapore medievale; quindi è assente la prospettiva scientifica che cede per lasciare posto, rinunciando all'ordine logico e razionale, a uno sviluppo di una prospettiva empirica sottoposta a un marcato asse di bidimensionalità che offre una lettura semplice, dove i simboli, già espressi nella geometria stessa, ci invitano a immergerci nella loro interpretazione che in fine svelerà l'identià della città raffigurata.

Maria Pia trasmuta l'ambientazione surreale del testo di Calvino, in una ambientazione metafisica che pervade e conduce il fruitore della sua opera a uno spazio tempo del tutto irreale.

Notevole la costruzione e la manipolazione dei volumi geometrici, paradossalmente in opposizione alla rinuncia della prospettiva scientifica, che conformano le comosizione delle citàà, sia nelle linee strutturali e formali, sia che nel trattamento pittorico pastoso e espressivo. nelle grafiche l'autrice esprime il contenuto formale con linee decise e sicure facendole emergere al disopra del valore plastico della cromia o della luce.

L'artista coglie il valore della simbologia che ogni città custodisce al suo interno, oscilla tra l'illustrazione del testo in senso letterario e l'immaginazione personale che in lei evocano le suggestive descrizioni fantasiose del Calvino. In questo contesto può manifestare la sua creatività che scaturisce da una visione alimentata da fertili argomenti evocativi.

Anche le città credono d'essere opera della mente o del caso, ma nè l'una nè l'altro bastano a tener su le loro mura.

D'una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda. (Marco Polo)'

(Dalla presentazione del catalogo a cura di Juan Arias Gonano)

Catalogo in mostra.

L'esposizione è stata inaugurata nella pausa dei lavori d'Aula del 4 dicembre 2018.

 
14 dicembre 2018

Fabrizio Palombieri - Mammiferi in Friuli Venezia Giulia

Palazzo del Consiglio regionale, dal 28 novembre al 21 dicembre 2018

Una serie di scatti che hanno come protagonisti esemplari di mammiferi tipici del territorio della nostra Regione, che tende a distinguersi per essere una delle Regioni italiane con la maggior biodiversità a livello nazionale. 

La mostra non solo ha voluto aprire una finestra sulla natura del nostro territorio tramite immagini fotografiche, ma anche fornire informazioni sugli animali ritratti, in modo da arricchire dapprima l’esperienza sensoriale, e, poi, anche la consapevolezza e la conoscenza dell’osservatore. 

Dal punto di vista tecnico, l’autore ha proposto una selezione di foto scattate in luce naturale, con un punto di osservazione privilegiato e nascosto, per così dire “dal buco della serratura”, quasi a non voler disturbare, invadere, questo mondo schivo e riservato, preservandone quindi l’intima essenza. La scelta del taglio orizzontale ha voluto dare maggior respiro al soggetto e, al contempo, al suo naturale contesto. 

La mostra è stata inaugurata mercoledì 28 novembre, alle 14.00, al termine della seduta antimeridiana del Consiglio regionale, alla presenza dell’autore e del Presidente della Commissione di vigilanza della biblioteca, Simone Polesello, e resterà visitabile al pubblico sino al 21 dicembre prossimo - dal lunedì al venerdì secondo i consueti orari della biblioteca. 

Fabrizio Palombieri, classe 1985, comincia a scattare fotografia nel 2008 ancora con una macchina di tipo analogico, per poi passare al digitale nel luglio del 2011, anno della sua laurea magistrale in Biologia Ambientale preceduta da quella in Scienze Naturali, con la sua prima reflex digitale. Nel suo corso di studi si è specializzato sui mammiferi e più generalmente nei vertebrati terrestri, seguendo vari corsi di formazione con il Museo Civico di Storia Naturale di Trieste e l’Università degli studi di Udine.

Biblioteca consiliare Livio Paladin