L'arte e la cultura
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La sede del Consiglio regionale apre le porte all'arte, ospitando esposizioni temporanee visitabili anche dai cittadini presso gli spazi attigui all'aula consiliare.
Oltre alle tradizionali mostre pittoriche, recentemente si sono aggiunte le esposizioni di artigianato artistico e le rassegne fotografiche riguardanti temi d'interesse generale.
Di seguito sono segnalate le mostre allestite dal 2016.
ENZIAN – Una storia alpina europea
Palazzo del Consiglio regionale, dal 26 giugno al 26 luglio 2019
La mostra, intitolata 'Enzian', è dedicata al poeta tedesco Rudolf Baumbach (1840–1905).
Essa ci racconta di un poeta tedesco a lungo operante a Trieste e di un giornale finalizzato a costruire il primo rifugio alpino dell’Alpe Adria, con un’efficace operazione di crowfunding.
Ma racconta anche di una compagnia di amici che dà vita al primo sodalizio alpinistico di queste terre, gente amante del Carso e delle montagne, come del vino schietto e della buona tavola, capace di stare assieme e ridere, al di là delle differenze di lingua e status.
Racconta cioè di un modo di realizzare la vocazione che la geografia assegna all’Alpe Adria: l’essere crocevia e tramite tra i popoli.
Rudolf Baumbach, artista bohémien e botanico per vocazione, istitutore per necessità, visse per una quindicina d’anni a Trieste, con un percorso per certi versi apparentabile a quello di James Joyce. Fu il periodo più felice e fecondo della sua vita, nel quale scrisse un gran numero di liriche, cantò le bellezze di questo territorio, e concepì il grandioso affresco di Zlatorog, poema alpino che ebbe grande eco.
Contribuì inoltre in modo decisivo alla realizzazione di un rifugio sullo Snežnik-Nevoso-Schneeberg, nell’Istria interna, attraverso un settimanale di cronaca sezionale umoristica, redatto in copia unica, e consultabile dietro pagamento di un piccolo obolo.
Anche quando l’editore Liebeskind di Lipsia trasformò Enzian in tre sillogi stampate, Baumbach, che pure era tutt’altro che facoltoso (come ricordano le sue stesse poesie), devolse i primi proventi all’associazione.
Dalla Presentazione del Presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin
La mostra, promossa congiuntamente dalle cinque Associazioni alpine di Trieste e per la prima volta esposta in Friuli Venezia Giulia, é stata inaugurata dal Presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, mercoledì 26 giugno, alle 13.30, al termine della seduta antimeridiana del Consiglio regionale, negli spazi espositivi antistanti l'Aula consiliare.
I disegni contenuti in Enzian sono resi disponibili dai musei di Meiningen.
Catalogo in mostra.
Ingresso libero.
BIANCOLATTE
Ulderica da Pozzo
Palazzo del Consiglio regionale, dal 28 maggio al 21 giugno 2019
E' stata inaugurata il 29 maggio 2019, negli spazi espositivi antistanti all'Aula consiliare, la mostra BIANCOLATTE di Ulderica Da Pozzo, viaggio fotografico nel mondo del latte, tra assenza e presenza, luoghi e saperi.
La mostra è stata organizzata in collaborazione con il CRAF - FVG - Centro Ricerca e Archiviazione Fotografica.
Ulderica Da Pozzo ha approfondito lo studio del linguaggio fotografico con Ferdinando Scianna, Gabriele Basilico, Oliviero Toscani, Franco Fontana. Dai suoi lavori di ricerca sono nate numerose mostre e i seguenti volumi fotografici: Il fum e l’aga, dedicato ai vecchi della sua terra (Forum, 1998); Carnia (Forum, 2002); Malghe e malgari (Forum, 2005); Noi giriam per questo contorno, frutto di una ricerca sui riti (Forum, 2007); Fra mare e terra (Forum, 2008); Le Voci dell’Acqua, sulle relazioni tra l’acqua, il territorio e l’uomo (Forum, 2010); Fuochi, una ricerca sui fuochi nelle tradizioni popolari (Forum, 2011); Luci a Nordest, viaggio nel Friuli Venezia Giulia con testi di Paolo Rumiz (Forum, 2012); Udine.Segni sul Vivo (Forum, 2016); Oltre le porte. Immagini di voci dimenticate dell’ex ospedale psichiatrico di Udine (Forum, 2018).
Alcune sue opere, scelte ad Arles da Claude Lemagny, sono conservate alla Bibliothèque Nationale di Parigi, Département des estampes et de photographie. Nel 2002 il CRAF le ha assegnato il Premio “Friuli Venezia Giulia Fotografia” e nel 2010 le è stato conferito il Premio internazionale “Donna di Fiori”. Nel 2011 ha partecipato alla Biennale Diffusa di Trieste nella sezione fotografia e nel 2013 ha esposto a Roma la ricerca Stanze, con il testo in catalogo curato da Roberta Valtorta.
Nel dicembre 2013 ha inaugurato a Salars di Ravascletto la “Cjasa da Duga”, piccolo luogo affettivo dedicato alla fotografia.
Tra le sue mostre più recenti vanno ricordate: la partecipazione alla collettiva Il tempo dei fotografi, Villa Manin di Passariano (Udine), 2014; Altre Stanze, Polveriera Garzoni Palmanova (Udine), 2015; L’immagine dell’Italia nella fotografia, a cura di Vittorio Sgarbi e Italo Zannier, Expo – Eataly, Milano, 2015; Tracce di vita contadina, Castello di Artegna (Udine), 2015; Riconoscere la Bellezza, Galleria Tina Modotti, Udine, 2015; Biancolatte, Castello di Udine, 2015; Le Voci dell’Acqua, Coseano (Udine) e Premio Arte Coseano, giugno 2016; Oltre le porte, lavoro di ricerca sul ex manicomio di Sant’Osvaldo, Udine Gallerie del Progetto Palazzo Morpurgo, 2017; Geografie dell’anima, Palazzo Frisacco Tolmezzo (Udine), 2018.
L’ultimo lavoro su cui è stata presentata l’anteprima è Ragazzi del 99 e... un lavoro a distanza di 100 anni sui ragazzi di montagna di oggi. Un lavoro tra immagini e parole, 2018.
E’ presente con una selezione del suo lavoro Oltre le porte alla mostra curata da Vittorio Sgarbi Museo della Follia, Napoli 2018, Lucca 2019.
Bio fornita dall'autrice.
Il disegno come studio e ricerca.
La pittura del maestro Chiaradia.
Palazzo del Consiglio regionale, dal 28 maggio al 21 giugno 2019
Il Consiglio regionale è stato lieto di ospitare il pittore di Caneva negli spazi espositivi della propria sede, a Trieste, per la mostra “Il disegno come studio e ricerca. La pittura del maestro Chiaradia”, inaugurata martedì 28 maggio 2019 nella pausa dei lavori d'Aula.
Con le sue mostre sempre “in transito” ed esposizioni in Italia e all’estero, nonché grazie alla presenza di sue opere in chiese e collezioni pubbliche e private, non è difficile aver avuto modo di imparare a conoscere e apprezzare Pier Antonio Chiaradia per la sua rappresentazione della civiltà contadina friulana ma soprattutto delle Margravie, gli ovali da lui coniugati in forma personalissima nelle figure femminili.
Ancora una volta, le sue pennellate decise quanto i suoi colori sgargianti, ma al pari la sua forte personalità che non cessa di emergere anche quando il colore si smorza, non mancheranno di colpire l’occhio del visitatore. E’ lui stesso a dirci che il disegno è una costante della sua ricerca. E negli olii, nelle tempere, negli acquerelli esposti al secondo piano del Palazzo, traspare questa sua continua ricerca, così come si evince la sua profonda attenzione alla figura umana, che lui pone sempre e comunque al centro. Si tratti di un ricordo doloroso o di una resurrezione da una intima battaglia.
Pier Antonio Chiariadia, da giovane allievo quale fu di Luigi Tito presso la Scuola libera del nudo dell'Accademia di Belle Arti a Venezia, negli anni è diventato un artista di rilievo, dedito anche a murales, sculture e incisioni.
Accogliamo dunque con vero piacere le opere di questo Maestro, che proprio dal docente veneziano imparò che “…col color ti pol far quel che te vol…”.
Dalla Presentazione del Presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin
Catalogo in mostra, ingresso libero.