L'arte e la cultura

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La sede del Consiglio regionale apre le porte all'arte, ospitando esposizioni temporanee visitabili anche dai cittadini presso gli spazi attigui all'aula consiliare.

Oltre alle tradizionali mostre pittoriche, recentemente si sono aggiunte le esposizioni di artigianato artistico e le rassegne fotografiche riguardanti temi d'interesse generale.

Di seguito sono segnalate le mostre allestite dal 2016.


 

13 dicembre 2019

C'era una volta - Personale di Renato Paoluzzi

Palazzo del Consiglio regionale, dal 3 dicembre 2019 

'C’era una volta.

Si intitola così la mostra che il Consiglio regionale dedica a Renato Paoluzzi ospitando i suoi celebri spauràz, e la mente subito corre via attraverso la campagna friulana, anche a ritroso nel tempo, inseguendo memorie letterarie, immagini rese immortali da un film tanto duro quanto poetico, e ricordi personali evocati da questi spauracchi. Sagome che diventano personaggi e metafore, delineati in deliziosi acquerelli, o fatti emergere dai fogli di carta utilizzando tecniche miste, o dalle tele trattate a olio oppure a smalto. Una rassegna che è un omaggio all’artista di Oleis di Manzano che dalla prima mostra quasi cinquant’anni fa, quando era ancora un ragazzo, ha costruito un ricco percorso di appuntamenti espositivi anche al di là dei confini regionali e nazionali collezionando successi e intessendo amicizie profonde.

Lo testimonia questa mostra e il bel catalogo che la documenta.
Sono certamente le sue opere a dire della sua arte e del suo temperamento, ma è molto interessante anche il profilo che di lui qui tracciano gli interventi di Vito Sutto, di Roberta Corbellini che evoca un’altra estimatrice di Paoluzzi, e della compianta e indimenticata Angela Felice che dell’icona spauràz ha lasciato un ritratto delineato nei tratti esteriori e nelle sue valenze psicologiche e simboliche, spaventapasseri che riflettono ciascuno e tutti.

Brevi, ma acute e profonde letture della pittura e dell’universo poetico di Paoluzzi che meritano lette empaticamente per confrontare le personali emozioni e suggestioni davanti a questa multicolore teoria di figure.

A Paoluzzi il plauso cordiale del Consiglio regionale per la sua arte sincera, delicata e ironica, e l’augurio per una ancora lunga stagione creativa.'

Presentazione del Presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin (dal catalogo)

Catalogo in mostra

Inaugurazione: martedì 3 dicembre 2019.

 
13 dicembre 2019

Camera obscura - Omaggio a Leonardo da Vinci

Mostra inserita fra gli eventi di EUREKA!FOTOGRAFIA ZERO PIXEL 2019 (21/11/2019- 15/12/2019)

Palazzo del Consiglio regionale, dal 21 novembre al 6 dicembre 2019 

'Ancora una volta il Consiglio regionale con i suoi spazi espositivi si inserisce in un evento dedicato alla fotografia, che coinvolge molti luoghi della città di Trieste aperti ad accogliere mostre, conferenze, proiezioni, workshop, momenti di confronto e di approfondimento su uno specifico segmento tecnico-espressivo di quest’arte, la fotografia senza il digitale, a zero pixel, come dichiara il titolo del Festival che dal 2014 pone al centro dell’attenzione la fotografia chimica.

Essere parte di un circuito di iniziative che recepiscono, e al tempo stimolano ulteriormente, un sempre più largo interesse mobilitando un crescente numero di appassionati è motivo di soddisfazione per il Consiglio regionale che punta a rendere la sede dell’Assemblea legislativa sempre più aperta a quella comunità regionale che essa rappresenta in tutte le sue componenti territoriali e culturali. L’obiettivo di far crescere nella gente la confidenza con i luoghi in cui si elaborano le leggi che regolano la vita civile della nostra regione, di far sentire le istituzioni e la politica più vicina alle persone, si realizza anche in questo modo, facendo di questi spazi una vetrina di quanto la nostra terra sa esprimere rendendo i cittadini protagonisti, siano essi espositori o visitatori.


Camera Obscura - Omaggio a Leonardo da Vinci a cinquecento anni dalla sua morte è dunque una significativa e interessante tappa nell’itinerario di siti e punti di vista che rendono pieno di suggestioni l’approccio al grande mondo della fotografia non digitale, richiamandosi agli studi che per primo Leonardo fece per comprendere i meccanismi della percezione visiva, e all’uso appunto della tecnica della camera oscura, ritenuta tuttora particolarmente creativa ed espressiva in campo artistico.


La rassegna curata da Annamaria Castellan - con partner diversi sodalizi di Trieste, Udine, Gorizia e persino dalla Croazia -, ha un lungo elenco di sostenitori fra istituzioni, associazioni e scuole del Friuli Venezia Giulia. Appoggio davvero meritato nella costruzione di un progetto molto suggestivo nei contenuti, alla cui comprensione la stessa curatrice - anch’ella fotografa - ci conduce introducendoci alle progettualità di maestri fotografi noti per il loro lavoro con il foro stenopeico del quale per la prima volta troviamo menzione proprio nel Codice Atlantico del grande Genio.

Grazie dunque alle esplorazioni di Luciano Celli, Luigi Tolotti, Viljam Lavrenčič, Alessandro Mlach, Andrej Furlan, Lorenzo Tommasoni, Dino Zanier, Marko Vogrič, Massimo Stefanutti e della stessa Castellan (...) che ci invitano a una attenta osservazione delle loro opere per cogliere i particolari, ricordandoci la citazione leonardesca secondo cui i dettagli fanno la perfezione e la perfezione non è un dettaglio. '

Presentazione del Presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin (dal catalogo)

Catalogo in mostra 

La mostra è stata inaugurata giovedì 21 novembre 2019 dal Vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Russo.

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Fotografia ZERO PIXEL è un festival fotografico ideato per dar voce e spazio alla fotografia chimica, nota anche come fotografia analogica. La fotografia chimica abbraccia tecniche off-camera, la fotgrafia stenopeica e quella istantanea, nota come fotografia polaroid, nonché tutte le varianti creative e sperimentali facenti capo alla fotografia chimica. La filosofia di FotografiaZeroPixel non contempla nemmeno un passaggio digitale, da cui la denominazione "ZeroPixel" (dal sito Zero Pixel)

con il patrocinio DI:
ProESOF2020
con il contributo
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Banca di Credito Cooperativo del Carso
con il sostegno
Biblioteca Statale Stelio Crise - Trieste
Biblioteca Statale Isontina - Gorizia
Consiglio Regionale Friuli Venezia Giulia
Comune - Trieste
CRAF - Spilimbergo
Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia
Contaminationlab UniTS - Trieste
Liceo Artistico Enrico e Umberto Nordio - Trieste
Libreria e Antico Caffè San Marco - Trieste
Mediateca - La Cappella Underground - Trieste
TriesteAltruista - Trieste
Società Triestina della Vela - Trieste
Associazione Leali delle Notizie - Ronchi dei
Legionari
Associazione Barbacan Produce - Trieste
Doctor Photo - Trieste
ars-imago
Adox

 
13 dicembre 2019

LA NESTRE INT di Vera De Tina

Esposizione dei ritratti del calendario della Società Filologica Friulana per il 2019 in occasione del centenario.

Palazzo del Consiglio regionale, dal 14 novembre al 15 dicembre 2019 

Il Consiglio regionale ha ospitato, al secondo piano della propria sede, la mostra della Società Filologica Friulana che, fondata il 29 novembre 1919, ha celebrato cento anni. 

La mostra è stata inaugurata dal Presidente del Consiglio regionale nella pausa dei lavori d'Aula del 13 novembre 2019. 

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‘La Società Filologica Friulana è un ente morale, una associazione riconosciuta, nonché il primario istituto culturale del Friuli ed ha sede a Udine ( Palazzo Mantica).
Gli scopi della Società, enunciati nell'articolo 1 dello Statuto, consistono nel «promuovere e diffondere l’utilizzo della lingua friulana, la salvaguardia e la valorizzazione della minoranza linguistica friulana, lo studio, la conoscenza e la coscienza dei problemi culturali del Friuli nel campo della lingua, della filologia, della letteratura, dell’insegnamento, della formazione culturale e professionale, della storia, dell’arte, della musica e dello spettacolo, delle arti e delle tradizioni popolari, lo studio, la conservazione, il restauro e la valorizzazione di beni culturali siano essi mobili o immobili, materiali o immateriali, che presentino particolare interesse linguistico, architettonico, artistico, storico, archeologico, etnografico, museale, scientifico, bibliografico e archivistico anche ai fini di una loro fruibilità da parte del pubblico; e nel promuovere la conoscenza delle lingue e delle culture minoritarie, considerate anche quale strumento per l’affermazione della pace nel mondo e della fratellanza tra i popoli».
La Società intrattiene una proficua rete di relazioni con associazioni, enti pubblici e privati, istituzioni universitarie italiane ed estere e con organismi di altre minoranze linguistiche.
La Società Filologica Friulana svolge la propria attività in tutto il territorio friulano e tra le comunità friulane in Italia e all'estero in collaborazione con le associazioni regionali e gli enti più rappresentativi dell'emigrazione friulana.’ 

(dal sito ufficiale)